di rilevanti immobilizzi tecnici e oggi, nel quadro degli interventi operati su una linea di politica economica della pubblica amministrazione, viene a soffrire delle sperequazioni fra immobilizzazioni effettuate con mezzi agevolati e quelle invece realizzate con i pesanti oneri finanziari normali. Da ciò è sorta una situazione di pronunciato sfavore a carico di aziende come la nostra che nello sforzo di porsi su basi di più elevato rendimento devono passare per la strada obbligata del rinnovamento degli impianti nelle fabbriche esistenti. Occorre inoltre riconoscere che le attuali perturbazioni del nostro settore sono l'effetto non soltanto di oscillazioni congiunturali, ma anche di insufficienze e deformazioni di struttura che toccano in modo specifico il campo industriale cartario. Essere consapevoli che si tratta di un fenomeno anche strutturale e non solo ciclico è di grande importanza perchè alla diagnosi può e deve seguire un sistema di rimedi adeguati e razionali. Da tempo noi abbiamo affermato che uno dei problemi di fondo dell'industria e, massime, del settore cartario è quello del raggiungimento delle dimensioni giuste da parte delle imprese. Il nostro settore è caratterizzato da un soverchio affollamento di imprese con dimensioni insufficienti e deve eliminare dall attività produttiva gli impianti superflui, ossia quelli che a causa delle loro