Capitolo primo investimenti nel lungo periodo. Il fenomeno dello :bon‘ temirm man riale ‘ stao ampiam te ind ato a ar r a Narayanan (1985) e Stein (1988) Secondo tale ottica interpretativa appare chiar come investimento in R& er a st periodo tsia potenzialmente a rischio (Chan @! al. 1999). Una ulte— riore ntfon shortte mism deriva dall’impossibilità er il mana e— me adifferenz adein investitori di diversificare il rischio con— nesso talle attività di ric cerca (Munari e Sobrero 2 03). N m r e soluzioni organizzative sono state proposte con l’o— 'at …g mitare il rischio di scalat ta ostile da parte di terzi, nel caso in cui i valori di profittabilità dell’impresa dovessero scendere in conse— enza di elevati investimenti di lungo periodo. Johnson e Rao (1997) trovano per il mercato statunitense come l’avvio di piani di JIM/È options non Sl seguiti da ta lin nel le spese di ricerca e svi- upo, mentre Pugh e! al. (1999) rilevano un effetto significativa— mente positivo sull’i rivestimento in R&S. Eng e Shackell (2001), al contrario, trovano che il fatto di adottare un sistema di retribuzione per il managemento fo ridato sulla perfomance di lungo periodo non induce effetti positivi sull’entità dell’investimentoin R& . afor- ma particolare di short termism in ambito finanziario, con un rile- ,.. "U re dei ventare fa])z'ila/Z'JIJ. 0Golmpers (1996) nota come per le imprese di venture capita iportare alla notazione società da esse finanziate costituiscat un importante segnale di positiva performance. tnale situazione si ingenera per le imprese innovativer ric eventi il finanziamento il rischio concreto di essere vincolate alla quotazione secon o una tem sitica non ottimale e ettata unicam da determinanti finanziarie e non tec nolo ogi ciheV o indust tria font e di distorsi ione dell’at adi investimento con— nessa alle azio nidel management è legata alV comportamento definito in letteratura di empire building. Seco fo talem afora, i a a er on c1enz prestigio personale e al potere esercitabile, preferendo condurre im— 22