Investimento in attività di ricerca e sviluppo e vincoli finanziari scala, potrebbe generare importanti benefici in termini di volumi di finanziamento per la ricerca privata. Considerando un più generale contesto di sistema finanziario, i risultati delle analisi econometriche che hanno indagato l’incidenza di vincoli finanziari per imprese collocate sia in contesti anglosassoni e risorse interne, e quindi vincoli finanziari più str ingenti. Secondo uesta pros ettiva, l’approc ccio del rela aliom/Jz']> banking tipico dell’economia nordeuropea si candider ebbe a essere il modello più efficiente nel processo di finanziamento della ricerca. D’altra parte, dall’evidenza empirica emerge per il modello anglosassone una netta superiorità nel caso del finanziamento di im rese di medie e piccole dimensioni. Se si tiene conto dell’elevata incidenza di tale tipologia di impresa in Europa, e soprattutto in Italia, appare chiara la necessità di un a aduale convergenza verso le caratteristiche dei sistemi finanziari anglosassoni. Le indicazioni che emergono dalla letteratura sulle modalità di progressiva realizzazione di tale convergenza sono inevitabilmente diversificate e talvolta specifiche rispetto alla situazione di partico- lari paesi europei. E tuttavia possibile rintracciare alcune questioni di fondo comuni ai diversi studi. In primo luogo, Viene sottolineata la necessità di migliorare la base informativa dei piccoli investitori sul m azionario a riguardo delle attività di R&S condotte all’interno delle imprese. Ci si riferisce, in questo caso, sia alla trasparenza nelle procedure di accounting in bilancio delle spese di ricerca e sviluppo sostenute direttamente, sia a una innovazione e armonizzazione nei criteri contabili internazionali. In secondo luogo, viene spesso sottolineata l’importanza di limitare i requisiti, quali il numero di esercizi con bilancio positivo, necessari per la quotazione in borsa, al fine di rendere più agevole tale procedura anche per imprese di minori dimensioni.