approfondita in incontri dei rispettivi Amministratori Delegati con le rappresentanze dei lavoratori.
Per quanto riguarda la contrattazione collettiva in materia salariale, gli accordi raggiunti prevedono in genere aumenti retributivi su livelli analoghi a quelli dell'inflazione, eventuali ulteriori incrementi hanno riguardato realtà con risultati economici positivi e situazioni particolari. In Italia si sono applicati gli aumenti retributivi previsti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i lavoratori (impiegati e operai) delle aziende Metalmeccaniche, rinnovato a maggio 2003 che ha comportato un incremento medio delle retribuzioni per il 2004 del 2,5%. La vigenza della parte economica del Contratto è scaduta a fine 2004 e le Organizzazioni sindacali hanno presentato il 14 gennaio 2005 alla Federmeccanica (organizzazione nazionale di rappresentanza delle imprese metalmeccaniche) le richieste di aumenti retributivi per il biennio 2005 e 2006. Le procedure per il rinnovo del Contratto collettivo prevedono che per un periodo di quattro mesi dalla data di presentazione delle richieste le Organizzazioni sindacali non indicano scioperi su temi di carattere economico per consentire lo svolgimento del negoziato.
È stato inoltre corrisposto ai lavoratori del Gruppo il Premio di Risultato calcolato sulla base di indicatori dell'andamento complessivo del Gruppo ricavati dal Bilancio consolidato 2003 e di indicatori della qualità dei Settori, secondo quanto previsto dall'Accordo di Gruppo del 1996, tuttora applicato.
Tra i principali accordi salariali stipulati all'estero nel corso del 2004, si segnala il rinnovo del Contratto collettivo dei metalmeccanici in Germania (a partire da quello del Baden Wurttemberg del febbraio 2004, i cui termini sono stati poi presi a riferimento per i Contratti stipulati in altri Lander) che ha definito aumenti del 2,2% nel 2004 e 2,7% nel 2005. L'intesa ha anche introdotto alcuni elementi di flessibilità per le imprese, consentendo di aumentare l'orario di lavoro medio settimanale in caso di particolari esigenze produttive.
In Francia si è proceduto alla negoziazione annuale nella maggioranza delle aziende del Gruppo, con incrementi salariali medi attorno all'1,5% - 2%. Anche in Polonia sono stati stipulati accordi aziendali in materia salariale nella maggior parte delle aziende del Gruppo con aumenti medi
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