RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI Signori Azionisti, l’art. 153 del D.Lgs. 24.2.1998, n. 58 prevede l’obbligo per II Collegio Sindacale di riferire all’assemblea, convocata per l’approvazione del bilancio di esercizio, sull’attività di vigilanza svolta, sulle omissioni e sui fatti censurabili eventualmente rilevati, nonché la facoltà di fare proposte in ordine al bilancio, alla sua approvazione ed alle materie di propria competenza. A tale disposizione normativa adempiamo con la presente relazione, anche nel rispetto dell’art. 2429, comma 2, del codice civile. Nel decorso esercizio abbiamo osservato i doveri di cui all’art. 149 D.Lgs. 24.2.1998, n. 58, il che ci consente di riferirvi, in particolare, circa gli argomenti che seguono. Abbiamo assistito alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, nei corso delle quali gli Amministratori ci hanno informati sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale oggetto di delibera e poste in essere dalla società e/o dalle sue controllate. Al riguardo, abbiamo accertato e ci siamo assicurati che le suddette operazioni fossero conformi alla legge ed allo statuto sociale, non fossero in contrasto con le delibere assunte dall’assemblea e fossero improntate a principi di corretta amministrazione. La struttura organizzativa della società appare adeguata alle dimensioni della stessa. Ciò ha consentito, ricorrendo anche ad incontri con i responsabili delle funzioni aziendali e con i rappresentanti della società di revisione, una esauriente raccolta di informazioni circa il rispetto dei principi di diligente e corretta condotta amministrativa. Il sistema di controllo interno, in costante aggiornamento, è strutturato anche a livello di gruppo, sia in Fiat S.p.A. che nelle sue controllate. Abbiamo valutato e vigilato sull’adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione mediante: i) l’esame della relazione del Preposto al Controllo Interno sul sistema di Controllo Interno di Fiat; ii) l’esame dei rapporti dell’lnternal Audit, nonché l’informativa sugli esiti dell’attività di monitoraggio sull’attuazione delle azioni correttive individuate a seguito dell’attività di audit; iii) l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni; iv) l’esame dei documenti aziendali e dei risultati del lavoro svolto dalla società di revisione; v) i rapporti con gli organi di controllo delle società controllate ai sensi dei commi 1 e 2 dell’art. 151 del D.Lgs. 58/98; vi) la partecipazione ai lavori del Comitato per il Controllo Interno. Dall’attività svolta consegue una valutazione di adeguatezza del sistema di Controllo Interno di Fiat nel suo complesso. Del pari appaiono adeguate le disposizioni impartite da Fiat S.p.A. alle società controllate, ai sensi dell’art. 114, comma 2, D.Lgs. 24.2.1998, n. 58. Con riferimento alla disposizione di cui all’art. 36 del Regolamento Mercati emanato da Consob, relativa alle società controllate di per sé rilevanti costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all’U.E., segnaliamo che - alla data del 31 dicembre 2009 - le società cui si applica tale disposizione sono incluse tra le imprese rilevanti ai fini del sistema Fiat di controllo sull’informativa finanziaria rispetto al quale non sono state segnalate carenze.