Lettera del Presidente
Il 1989 è stato un anno di importanti successi per il Settore Automobili. Le quasi 2.300.000 unità vendute rappresentano infatti un nuovo primato, a conclusione di un decennio che ha visto il Settore collocarsi tra i protagonisti mondiali dell'industria automobilistica.
Il notevole rinnovamento ed ampliamento della gamma di prodotto, l'utilizzazione di avanzate tecnologie di progettazione e di costruzione, unitamente agli sforzi organizzativi e di investimento, sono stati i fattori fondamentali dell'affermazione commerciale sul mercato italiano e soprattutto su quello europeo, che, se da un lato ha continuato la sua espansione, raggiungendo le 13.300.000 unità, dall'altro è stato caratterizzato da una concorrenza sempre più accentuata.
Il fatturato ha raggiunto 28.424 miliardi di lire (+11,7% sul 1988), e gli investimenti in capitale fisso sono ammontati a 1.444 miliardi di lire cui si aggiungono 821 miliardi di lire per spese di ricerca e sviluppo; l'utile netto conseguito è di 1.909 miliardi di lire (1.764 miliardi di lire nel 1988) e la posizione finanziaria presenta disponibilità nette di 5.723 miliardi di lire (4.647 miliardi di lire nel 1988).
Ma queste cifre, pur rilevanti, che esprimono sinteticamente l'andamento dell'esercizio, acquistano un significato più completo se si considera l'ulteriore miglioramento della posizione competitiva e della capacità di risposta alle esigenze di un consumatore sempre più evoluto e sofisticato. In Europa, la domanda ha registrato una crescita del 3,4% rispetto all'anno precedente. Facendo leva sulle specifiche valenze caratteristiche dei suoi marchi, il Settore Automobili ha conquistato nuovi spazi di mercato, aumentando le vendite del 3,5% rispetto al 1988, e ha confermato la sua posizione di leader, consolidando sul 14,9% la quota di penetrazione complessiva.
Questi risultati confermano la validità della strategia, tenacemente perseguita, di migliorare l'offerta in termini di qualità, composizione e differenziazione, con l'obiettivo di soddisfare in modo sempre più mirato le esigenze della clientela. Nell'ambito di questa strategia sono stati realizzati nel corso dell'89, numerosi interventi sui prodotti, che ne hanno arricchito ed innovato la gamma, peraltro già ampia ed articolata, ricercando anche l'ottimizzazione del potenziale dei singoli marchi.
In particolare hanno avuto una importanza determinante il nuovo modello Lancia Dedra e la nuova Uno Restyling lanciati nel 1989. A queste realizzazioni si aggiunge l'intenso lavoro di preparazione dei lanci, avvenuti nei primi mesi del 1990, del nuovo modello Fiat Tempra e della nuova Alfa 33, nonché l'introduzione sul mercato nordamericano dell'Alfa 164. La strategia di rafforzamento della posizione competitiva si è espressa anche attraverso lo sviluppo delle collaborazioni con realtà emergenti ad alto potenziale. In questa linea si inseriscono gli accordi che, con diversi gradi di avanzamento nella loro realizzazione, si stanno sviluppando con l'Algeria, la Jugoslavia, la Polonia, la Turchia e, con rilievo e prospettive del tutto particolari, con l'Unione Sovietica. Con il Governo Sovietico infatti sono state poste le basi per la costituzione di una "joint venture'' destinata alla produzione e commercializzazione di 300.000 vetture di piccola cilindrata.
E da rilevare, a questo proposito, l'attenzione generale con cui vengono considerate le potenzialità dell'Europa dell'Est, nella quale i principali operatori in campo automobilistico si attendono una crescita della domanda complessiva dagli attuali 2 milioni di vetture ad un livello di 3,5/4