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GIUSEPPE D. FERRI
nente tra una convenzione e l’aitra. Seguono nei singoli Stati la convenzione statuale, il comitato centrale, i comitati di contea, di città, rionali, distrettuali, sino a giungere ai semplici ivor\ers, diversamente denominati : capi, luogotenenti, capitani. Questi organi collegiali sono particolareggiatamente regolati dalle leggi nella composizione, nella formazione (che è sempre elettiva secondo il sistema del collegio uninominale ed il principio della maggioranza), nella durata, nei poteri e nelle funzioni. L’organizzazione del partito non finisce però qui: pel rimanente è regolata da norme interne del partito e dalla prassi. Presso ogni assemblea legislativa e amministra' tiva, nazionale, statuale o locale, i membri di uno stesso partito si riuniscono in comitati per decidere e imporre il programma del partito.
LA PRIMARIA DIRETTA
II. punto, in cui lo Stato e il partito si incontrano in una stessa attività, e dove più e meglio che altrove si manifesta la stretta complementarità tra i due enti, è costituito dalla primaria diretta. E’ il punto di partenza della campagna elettorale, quando il partito con la designazione dei candidati impegna i suoi uomini e le sue risorse, e lo Stato ha l’interesse maggiore ad intervenire per la difesa del cittadino.
      La primaria diretta è una elezione preliminare, pubblica e fatta a spese pubbliche, per la scelta dei candidati che dovranno essere iscritti sulle liste dei partiti nelle elezioni finali. E’ amministrata da pubblici funzionari (tra i quali il segretario di stato, di contea o comunale) che provvedono al lavoro preparatorio con la stampa delle schede e la convocazione, e procedono alla raccolta dei voti proclamando i risultati.
      Diverse sono le primarie nei diversi Stati. Nelle primarie « chiuse » ogni partito ha una sua scheda e la consegna soltanto a quegli elettori che, al momento della loro registrazione (per lo più personale e non automatica) nelle liste elettorali, si sono iscritti in un partito con una dichiarazione di appartenenza allo stesso. Il sistema, seguito da circa la metà degli Stati, è adottato per impedire che i membri di un partito avversario votino la scheda dei candidati di altro partito, allo scopo di imporre candidati deboli che provochino la sconfitta nella elezione finale. Allo stesso fine serve anche il chalìen-ge System, che consiste nel chiedere all’elettore quale sia il