3(5 I FIGLI DI MARTA. _ Davvero! Non mi serba più rancore? Sia lodato il cielo ! Del resto io non ho rimorsi, perchè non gli ho fatto nulla, io. Stette un po' pensieroso, poi disse : — Se venissi subito ? Gina si mise a battere le mani dalla contentezza. _ Ebbene — soggiunse il prete — faccio sellare il mulo e vengo. — Sì, ma non dica nulla che sono stata qui ; prendo la viottola dietro alla chiesa e in due salti sono sopra. _ Ti ci vorrà almeno mezz'ora ; ma se prendi la scorciatoia, arriverai prima di me; bada di andare adagio e non farti male. _ C' è il lumicino della cappella sopra la montagna che mi serve di guida. Fece per uscire, poi rimase sospesa senza aver coraggio di muoversi. — Ed ora cosa fai ? _ È che ho detto che andavo in cerca di legna. _ Va in cucina e prendine fin che vuoi. Gina ne prese pochi pezzi, per non faticar troppo nella salita e per non ritornare a mani vuote; nel risalire la montagna non s'accorse più della strada erta e sdrucciolevole, uè dell'aria frizzante. 1 pensieri allegri la riscaldavano e le pareva d'aver le ali ai piedi.