37 I FIGLI DI MARTA. VII. S'era fatto buio e la Tina aveva acceso un lumicino, che non voleva ardere ; essa continuava ad attizzare il lucignolo con un ago, per non confessare che mancava l'olio. Lo stato del bimbo peggiorava col venir della notte. Gina era ritornata colla legna e ne avea gettato qualche pezzo sul focolare. — Dove hai trovato quella legna ? — le chiese Piero, \ prendendone in mano un pezzo. — E proprio di quella di rovere ; non 1' hai mica rubata, eh ? — E alzò la mano in atto minaccioso. — No, babbo — rispose la fanciulla; — me l'hanno data per carità. — Hai incontrato il Bambino ? — le chiese il fratello più piccolo, sempre fermo nel suo pensiero. — Il Bambino ! — gli disse la Tina. — Se a furia di nominarlo venisse davvero ! In quella s'udì picchiare alla porta. — Eccolo ! — disse Paolino, e si mise a battere le mani. La porta s' aperse e 1' ombra nera di don Gaetano , che facea contrasto col bianco della neve ammucchiata nel cortile, comparve sulla soglia. Un lampo di gioia passò sulla fronte di Tina. Piero rimase sorpreso e disse :