LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO 59 la regina ; governanti, dame d'onore, cameriere, gentiluomini, ufficiali, mastri di casa, cuochi, camerieri, sguatteri, galoppini, guardie, paggi e servitori. Toccò anche tutti i cavalli delle scuderie, i palafrenieri, i cani mastini della Corte e la Pouffle, cagnetta della principessina, che si trovava in quel -momento sopra lo stesso letto. Appena toccati, tutti si addormentarono ; si sarebbero svegliati poi, dopo cento anni, come la principessina, per esser pronti a servirla ancora in caso di bisogno. Si addormentarono pure gli spiedi che giravano sul fuoco colmi di pernici e di fagiani e il fuoco si spense. Tutto accadde in un attimo ; le fate sbrigano le loro faccende in pochissimo tempo. Allora, il re e la regina dopo aver baciato sulla fronte la loro figliuola senza che ella si svegliasse, uscirono dal castello e fecero pubblicare un editto che proibiva a chiunque di avvicinarsi alle mura. L'editto però non era necessario; chè sorsero intorno al parco, in un quarto d'ora, tante piante piccole ed alte, e rovi e spine avviticchiati cosi che uè uomo nò bestia avrebbe potuto allontanare. Dietro il verde si scorsero soltanto le cime altissime delle torri del castello, ed anche, per vederle, era necessario andar molto lontano. Era evidente che quello era un nuovo incantesimo della fata, la quale voleva che nessuno disturbasse il sonno della principessina. Dopo cento anni, il figlio del re che regnava allora, e non aveva alcun legame di parentela con la famiglia della principessa addormentata, essendo uscito a caccia dalle parti del castello, chiese che cosa fossero quelle torri che egli scorgeva dietro il folto delle piante.