iuu ENRICHETTO DAL CIUFFO — Lo credo ; e se avessi a fare con un uomo brutale e senza spirito, mi troverei certo molto imbarazzata. Egli mi direbbe: — Una principessa ha una parola sola, e voi dovete sposarmi; chè avete promesso di farlo; ma l'uomo cui parlo è l'uomo che possiede molto spirito, ed io sono certa che egli capirà la ragione. Voi sapete che quando ero una bestia, non potevo decidermi a sposarvi; come volete voi che possa farlo oggi, dopo lo spirito che mi avete donato, e che mi rende ancora più difficile il decidermi? Se voi pensavate di sposarmi avete avuto torto marcio nel farmi vedere più chiaro che non vedessi. Enrichetto dal ciuffo rispose: — Un uomo senza spirito, avete detto, sarebbe degno di scusa se venisse oggi a rimproverarvi la vostra intenzione di mancare alla parola data: e come e perchè volete voi, signora, che io non usi del mio spirito, se si tratta di una cosa nella quale è riposta la felicità di tutta la mia vita? È ragionevole forse che le persone di spirito debbano trovarsi in condizioni peggiori degli imbecilli ? Potete voi forse pretenderlo, voi che ne avete tanto, e tanto avete desiderato di averne? Ma veniamo al fatto, se non vi spiace. Fuor dellamia bruttezza c'è qualche altra cosa in me che vi disgusti? Siete contenta della mia nascita, del mio spirito, del mio carattere, delle mie maniere? La principessa rispose : — Amo tutto questo di voi. Enrichetto dal ciuffo rispose: — Ebbene, se è così, io sono il più felice di tutti gli uomini. — E come mai ? — chiese la principessa.