134 LA JUGOSLAVIA ECONOMICA canti sono costretti ad esportare la canapa per la filatura. Il consumo interno è di circa il 20 per 100 della produzione, sicché 1’ 80 per 100 è destinato all’esportazione. La canapa si esportava in Austria-Ungheria, in Germania, in Francia, in Inghilterra ed in America; ora invece quasi quattro quinti della produzione jugoslava sono assorbiti dalla Cecoslovacchia e dall’Ungheria. I concorrenti jugoslavi sono: l’Italia e la Russia. La prima, getta sul mercato europeo 10.000 vagoni di canapa, la seconda ne esporta, in tempi normali, 20.000 vagoni. La canapa jugoslava è per 25 per 100 peggiore di quella italiana, ma nonostante ciò, dato il bisogno, è ricercata. La Jugoslavia lavora da 60 a 80 vagoni di lino all’anno per il proprio consumo ; il lino ò coltivato, per scopi commerciali, in Slavonia nei pressi di Ossijek, nella Slovenia e nel Banato settentrionale. Inoltre, produce circa 280 vagoni di seme di canapa, necessario per il consumo interno; e ben di rado vengono importate le qualità speciali di seme dall’Italia e dalla Russia. Disgraziatamente anche a questo ramo dell’economia nazionale la Riforma Agraria diede un colpo non indifferente, in quanto la canapa veniva razionalmente coltivata nelle tenute-modello, ora parcel-late. Sembra però che il Governo stia provvedendo con nuove e severe misure, per arginare i danni e per dare incitamento ad un ulteriore sviluppo a tal ramo con sovvenzioni e con premi.