Le fonti della ricchezza jugoslava 125 quale, per mezzo di tariffe ferroviarie differenziali, riuscì a respingere detto commercio dai mercati austriaco e germanico a vantaggio della propria produzione. d) Altri prodotti agricoli. Olii. La Jugoslavia produce olio d’oliva al Litorale Croato, in Dalmazia e nel Montenegro, olio di papavero e di sesamo in Macedonia, olio di barbabietole, di lino e di seme di zucca nella Vojvodina, in Croazia-Slavonia ed in Slovenia. L’ulivo, per le favorevoli condizioni del clima e del terreno, è diffuso in tutta la Dalmazia costiera ed insulare, e forma, a tratti, delle intere foreste. La coltura non è ovunque intensiva e curata. Attualmente il contadino, che durante ia guerra ha notati i progressi della coltura intensiva in regioni più progredite, comincia a dedicare maggior cura a tutta l’agriooltura, sicché anche l’olivicoltura in pochi anni ha fatto dei progressi notevoli tanto per quanto riguarda la concimazione che la potatura razionale e la pulitura. L’olio dalmata è rinomato e, se manipolato con cura, può far concorrenza alle migliori qualità estere, sicché, per importanza economica, si può considerare l’olivicoltura nella Dal-mazie subito dopo la viticoltura. Gli oliveti si estendono su circa 33.000 ettari di terreno, ammontando a 4.000.000 di ulivi, che producono in media 7,8 chilogrammi di olive, ossia 1,300 chilogrammi di olio, per ulivo e per anno. La produzione però è aleatoria