RIVISTA BANCARIA Per giungere a questo se è ottima la politica del Tesoro e se è grande la sua abilità nel far manovrare i titoli di Stato così da elevarne le quotazioni, e potentemente e sicurissimamente afhancatrice una politica di contrazione di spese e di pagamenti tale da ricostituire i forti avanzi di incasso nella categoria effettiva di bilancio e di pre sentare avanzi tangibili di bilancio. Prestito interno od estero? Non certo sarebbe da nutrire un timore qualsiasi se si presentasse un disavanzo momentaneo e se lo Stato dovesse emettere un prestito per coprirlo e per dar elaterio alla Cassa. L eventualità è del resto già opportunamente presa in occhio da! I esoro a giudicare da una intervista concessa per disposizione del-1 On. Ministro Conte Volpi da funzionari dirigenti del Ministero delle Finanze al redattore dell Information parigina del 15 Marzo. Lo stato attuale delle disponibilità del pubblico, se pur alquanto migliorato, non è però tale da consigliare un prestito interno che dovrebbe essere assunto in fin dei conti da Istituzioni pubbliche o se-mipubbliche già oberate da intense domande (ora anche il Credito navale !) di finanziamenti e di credito. Niè forzando le sottoscrizioni con mezzi morali e colla grande autorità goduta dal Governo condurrebbe a risultati degni di essere raccomandati. Ben presto dopo le sottoscrizioni si avrebbero le grosse offerte squilibratrici dei corsi. Con mercati interni ancor tanto deboli di mezzi ed incerti un prestito interno potrebbe troppo facilmente rischiare le sorti del prestito germanico di questi tempi dello scorso anno di 500 milioni di marchi. Il mercato interno vuol essere risparmiato e riguardato colla massima cura per tutto il non breve periodo di digerimento ed assimi-lamento del risanamento monetario. Già moltissimo gi otterrebbe se si riesce a ricreare posto e gradimento per una ripresa di emissione d' buoni del Tesoro, la quale, in ogni caso, va esaminata in correlazione coi grossi depositi bancari presso l’Istituto di Emissione. Assai più opportuno e migliorante anche per l’adduzione di capitali freschi al Paese sarebbe un prestito all estero come del resto è già nel previdente pensiero dell’Amministrazione. Ferrovie dello Stato e Tesoro. Già da alcuni mesi si parla a Nuova York di trattative per un prestito di 50 milioni di dollari alle Ferrovie dello Stato. Le voci, cessate durante il periodo di sospensione dei prestiti esteri, si sono fatte più insistenti dal Gennaio a questa parte. Certamente un tal prestito che permetterebbe alle Ferrovie di Stato di rimborsare una parte notevole delle somme anticipate loro dal Tesoro sarebbe da salutarsi con compiacimento. Servirebbe a meglio chiarire la contabilità delle Ferrovie di Stato di fronte al Te-