I MUNICIPI GERMANICI 261 cativo medesimo insieme coll’assemblea dei rappresentanti e non retribuiti. All’assemblea dei rappresentanti cittadini, oltreché l’elezione degli Stadt-rafhe, spetta l’approvazione dei bilanci, il voto delle imposte, la manifestazione di de-siderii, ecc., ma non spetta tampoco, così come accade fra noi, la nomina di alcuna parte del personale municipale. In complesso, e per quanto si attiene al tema della nostra indagine, è chiaro come la costituzione oltremodo restrittiva del corpo elettorale e l’organamento del potere esecutivo municipale sottratto praticamente non solo alle influenze del maggior numero, ma anche alla mutabilità inevitabile delle assemblee, costituiscono in Germania una salvaguardia potentissima contro i pericoli e i danni che si accompagnano alle aziende municipali in Inghilterra ed in Italia, dove impera invece nell’amministrazione dei Comuni un largo sistema democratico. Oltre queste particolarità d’indole legislativa e costituzionale, conviene poi tener ben presente l’indole germanica, la cui caratteristica più spiccata e profonda è un congenito spirito ed abito di disciplina, e la storia politica e costituzionale di quel paese. Invero la monarchia prussiana del secolo xviii ha incarnato nella maggior possibile misura la massima: «Tutto per il popolo, ¡nulla col popolo ». Tutte, indistintamente le funzioni di ordine pubblico, generale e locale, le più importanti come le meno rilevanti, erano affidate ad una gerarchia di funzionari governativi, funzionari di carriera (Beamten-stand), senza partecipazione alcuna dei cittadini. Spiccatissima caratteristica della Germania è precisa-mente questo Beamten-stand (ordine o ceto dei funzio