STABILIMENTO GRANDI MOTORI
TORINO (Italia)____V|A CUNEO, 20
N2	BOLLETTINO TECNICO	ANNO 1953
POSSIBILITÀ
D E
E LIMITE MOTORI
DI APPLICAZIONE DIESEL
PER IMPIANTI DI GRANDE POTENZA O
i
La tecnica moderna, specialmente nei paesi ad alto sviluppo industriale, tende alla produzione di forza motrice mediante impianti di potenza sempre maggiore. Questo vale per gli impianti di centrali elettriche, come per gli impianti di propulsione navale : potenze complessive di centinaia di migliaia di kW sono oggi divenute del tutto normali. Nella corsa verso la concentrazione di grandi quantità di energia il motore Diesel è rimasto indietro, rispetto alle macchine idrauliche e a vapore, in quanto la potenza unitaria del motore Diesel è molto minore di quella degli altri tipi di macchine motrici : di fronte ai 10 12.000 kW ottenibili oggi dai maggiori motori Diesel, stanno i 120.000 k W, delle turbine a vapore, i 50 -5- 60.000 kW delle motrici idrauliche.
Crediamo utile esaminare, in questo studio, la posizione del motore Diesel nel campo degli impianti di grande potenza e vedere quali ne siano le possibilità e i limiti di impiego.
Il
Il limite di potenza unitaria del motore Diesel è oggi sui 9 -S- 10.000 CV per motori a semplice effetto, sui 16 -5-17.000 CV per motori a doppio effetto. Lo sviluppo tecnico dei motori si deve principalmente alle esigenze della propulsione navale: quando, dopo il 1925, il motore a combustione si fu affermato vittoriosamente
sulle navi mercantili, venne spontanea la richiesta di maggiori potenze per le navi da passeggeri. Non é il caso di rifare qui la storia di questo sviluppo: ci limiteremo a fissare la posizione attuale e a fare qualche cauta previsione per il futuro.
La potenza di un motore Diesel è data dalle dimensioni e dal numero dei cilindri. Il limite delle dimensioni dei cilindri sia oggi tra i 750 e gli 800 mm di diametro e fra i I 300 e i I 600 mm di corsa : con questo il ciclo a due tempi oggi universalmente usato consente di avere, in servizio continuativo, da 8 a 900 CV per cilindro a semplice effetto, da 1300 a 1400 CV per cilindro a doppio effetto.
E poiché non si sono finora superati per motori in linea, i I 2 cilindri e non crediamo praticamente possibile, per queste dimensioni, motori a V, si hanno le potenze massime per unita sui 10.000 CV a semplice effetto, sui 17.000 CV a doppio effetto. Qualche macchina eccezionale, rimasta isolata, ha dato potenze superiori : per esempio il motore B. W. della centrale di riserva Oersted di Copenaghen è stato costruito per la potenza normale di 21.000 CV.
Le dimensioni geometriche dei cilindri, quali abbiamo sopra indicate, non sono volentieri superate in quanto si presume, col crescere del diametro, un notevole aggravamento delle sollecitazioni termiche delle testate di cilindro e stantuffo, e delle fasce elastiche di tenuta.
I fattori che determinano la potenza (pressione media.
(*) Memoria pre.enUI. al " IV0 Congrè. Inlernalional du Chuuffage Industrie! „ . Parii 27 «ellembre - 4 oltobre 1952.
33