8 illustratofiat
di DELCRÈ e di LUPO
esposizioni permanenti in corso Trieste
128 e 94 - Radiale Moncalieri
Telef. 667.110 640.68.88
Lettera di un dipendente che protesta per il codice fiscale
Le tasse, lo Stato e P azienda
«Premetto che sono dipen-
dente dell'azienda dal 4 apri-
le 1966 in qualità di operaio e
assicuro, senza tema di
smentite, sotto la mia perso-
nale responsabilità, che la
mia unica fonte di guadagno
è-data dal lavoro dipendente.
Ricevendo nella busta di di-
cembre 1977 uno specchietto
dove mi si richiede il numero
di codice fiscale, sono rima-
sto non dico solo sorpreso,
ma addirittura esterrefatto.
Ma come? L'azienda per 23
anni ha decurtato la mia bu-
sta paga sotto le varie voci di
«Ricchezza Mobile», «Irpef»,
eccetera, e ora chiede a me
Informazioni?
Potrebbe fare questo se
avesse lasciato a me la facol-
tà di pagare le varie tasse do-
vute allo Stato. Ma dal mo-
mento che l'azienda lo ha fat-
to per me, dovrebbe rivolger-
si all'ente a cui ha versato i
soldi che mi ha trattenuto.
Non dovrebbe essere diffici-
le, ai funzionari di questo en-
te, dare all'azienda tutte le
informazioni fiscali che que-
sta richiede sul mio conto.
Chi ha incassato 1 miei soldi
dovrebbe sapere a che titolo
li ha Incassati. Se non lo sa
lui, devo forse saperlo lo?
Penso sia inutile aggiungere
che 11 numero di codice fisca-
le non mi è pervenuto e che
perciò non ne sono a cono-
scenza. Non ho alcuna inten-
zione di andarlo a richiedere,
non tanto per la perdita di
tempo, quanto per la mador-
nale presa in giro a cui viene
sottoposto il povero tapino
che, dopo essere stato bugge-
rato dalle trattenute, viene
elegantemente preso per i
fondelli dai cervelloni che
hanno inventato il numero di
codice fiscale. Sarebbe come
dire: «Derubato e vilipeso».
Resto in attesa che l'azienda
s'informi e, gentilmente, mi
riferisca qual è il mio numero
di codice fiscale!. Ringrazian-
do per 11 vostro cortese Inte-
ressamento invio all'ammi-
nistrazione Fiat e all'illustra-
tofiat saluti e auguri per il
1978». (lettera firmata)
È bene precisare che l'a-
zienda ncm poteva e non può
scegliere il sistema con cui
lei deve pagare le tasse. Vi ha
già pensato lo Stato deciden-
do che le imposte di sua com-
petenza devono esserle trat-
tenute dalla busta paga pri-
ma che i denari raggiungano
le sue tasche.
Si tratta di una manifesta-
zione di sfiducia nella onestà
del contribuente* L'azienda
non lo sa. Si preoccupa solo di
esercitare l'ingrato compito
di esattore non pagato dello
Stato senza uscirne con le os-
sa rotte.
In altri termini l'azienda
non si preoccupa di esercita-
re uno zelo malizioso contro i
suoi dipendenti, come lei la-
scia intendere. È tutta im-
pegnata, invece, a calcolare
esattamente le complicate ri-
tenute d'imposta ed a versar-
le precipitosamente perché
ogni errore o ritardo, seppure
involontario, viene sanziona-
to con pesanti penalità.
Veniamo al codice fiscale. È
escluso che l'azienda possa
richiederlo a suo nome.
È certo che lei ha il dovere
di comunicarlo all'azienda
perché quest'ultima possa in-
dicarlo:
—	a fianco del suo nome nel-
l'elenco delle ritenute d'im-
posta che annualmente tra-
smette al fisco per obbligo di
legge;
—	nel certificato mod. 101 che
rilascia a ciascun dipendente
ogni anno attestando l'impo-
nibile assoggettato ad Irpef,
le detrazioni e l'imposta d'ac-
conto trattenuta.
Se l'azienda non indica il nu-
mero di codice fiscale va in-
contro ad una pena pecunia-
ria variabile da 5.000 a
100.000 lire per ogni dipen-
dente per cui commette l'in-
frazione, fino ad un massimo
di dieci milioni di lire.
Se l'azienda invece dimo-
stra di avere richiesto il nu-
mero di codice al dipendente
senza ottenerlo, la responsa-
bilità si trasferisce su que-
st'ultimo, che a sua volta
pagherà una pena pecuniaria
da 5.000 a 100.000 lire.
Cogliamo l'occasione per
spendere ancora qualche pa-
rola sul codice fiscale.
Il numero di codice fiscale
interessa ogni dipendente
anche per altri possibili im-
pieghi obbligatori. Per l'ac-
quisto di alcuni tipi di vettu-
re, ad esempio, per l'intesta-
zione di un alloggio, per sti-
pulare un contratto d'affitto
con canone superiore a t.
1.500.000 all'anno, in caso di
successioni anche di modesta
entità ed in tanti altri fran-
genti.
Perché è stato inventato
questo marchingegno f
Lo Stato sta studiando un
sistema per combattere l'e-
vasione.
È noto che i lavoratori di-
pendenti vengono assoggetta-
ti ad aliquote molto elevate
che incidono sui loro introiti
più di quanto sarebbe equo,
proprio perché esistono red-
diti difficili da controllare e
grosse fasce di ricchezza che
sfuggono all'imposizione.
Solo un sistema di «rileva-
mento» totale dei cittadini
che producono redditi, oppu-
re compiono operazioni che
ne fanno presumere l'esisten-
za, può far emergere i dati
relativi alle attività che sino
ad ora sono rimaste nel-
l'ombra.
Aiutiamo questo disegno,
lasciamoci «rilevare» sapen-
do che non ne avremodanno.
Il disturbo di richiedere ed
usare il codice fiscale è un
contributo al sistema di rile-
vazioni che farà convergere
meccanograficamente sulle
schede di ciascun contribuen-
te tutte le informazioni relati-
ve alla sua effettiva attività
economica.
Questo sistema è già in uso
in altri Paesi evoluti dove l'e-
vasione fiscale è decisamen-
te inferiore alla nostra. Non è
il caso quindi che il nostro let-
tore si senta «derubato e vili-
peso». Lo stanno trattando
come i contribuenti di mezzo
mondo: com'è trattato un cit-
tadino statunitense, tedesco o
svedese.	□
Un bando dell'I.A.C.P.
Case popolari per gli anziani
L'Istituto Autonomo Case
Popolari della provincia di
Torino ha emesso il 4 aprile
1977 un bando per l'assegna-
zione di minialloggi in Torino
ad anziani e invalidi. I richie-
denti sono stati 668, gli allog-
gi disponibili saranno in tutto
un centinaio. L'affitto è fissa-
to sulle 16.000 lire mensili cir-
ca, ma per quanti hanno una
pensione minima può essere
abbassato, dietro domanda di
riduzione, a 6.000.
Il punteggio
1)	Alloggio improprio
(baracca, stalla, sof-
fitta, basso, ecc.) = 4
punti.
2)	Alloggio antigienico
= 2 punti.
3)	Alloggio affollato
(due o tre persone a
vano utile) = Spunti.
4)	Ordinanza di sgom-
bero = 2 punti.
6) Pubblica utilità = 8
punti.
6)	Ordinanza o senten-
za esecutiva di sfratto
= Spunti.
7)	Coartazione con
nuclei legati da vincolo
di parentela = 1 punto.
8)	Coabitazione con
nuclei non legati da
vincolo di parentela =
Spunti.
9)	Separato dal nucleo
familiare : 3 punti.
10)	Emigrato all'este-
ro = 3 punti.
11)	Grande invalido -
profugo = Spunti.
12)	Reddito non supe-
riore a £. 100.000 = 6
punti.
13)	Reddito da 100.000
a £. 160.000 = 4 punti.
14)	Reddito da £.
160.001 a £. 200.000 = 3
punti.
16) Canone eccedente
la capacità economica
media = 2 punti.
Una commissione presiedu-
ta da un magistrato ha prepa-
rato una prima graduatoria
degli assegnatari. In questo
mese e nel prossimo entre-
ranno in possesso degli allog-
gi i primi 42 dell'elenco, colo-
ro cioè che hanno realizzato
11 punti (2 richiedenti), 10
punti (7), 9 punti (26); altri
sette inquilini saranno sor-
teggiati in presenza di un no-
taio fra coloro che hanno rea-
lizzato 8 punti (a parte diamo
una tabella dei punteggi).
Per eventuali reclami c'è un
mese di tempo.
Lo I.A.C.P. ha studiato
questa forma di bando dopo
aver constatato che anziani e
invalidi erano quasi sempre
esclusi dalle assegnazioni
normali comparendo di rado,
nel loro caso, quel punto di
forza che è il numero dei pa-
renti a carico. Un'iniziativa
simile è già stata realizzata
in alcune località della cintu-
ra (Moncalieri, Chieri, Gru-
gllasco, Rivoli) ed è in pro-
gramma per altri paesi della
provincia.	□
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