N. 4
BOLLETTINO TECNICO
1956
a vapore i quali, con la maggior facilità di raggiungere potenze unitarie cospicue e con la riduzione dei consumi specifici del combustibile, sono gradualmente entrati in concorrenza col motore Diesel anche in campi nei quali fino a pochi anni (a questo dominava incontrastato.
Non è nostra intenzione entrare nel merito della
questione generale riguardante la scelta più opportuna degli apparati a motore o a vapore, questione d'altra parte già ampiamente dibattuta in molte pubblicazioni, mentre ci interessa esaminare le prospettive attuali sulla manutenzione del motore Diesel. E' opinione abbastanza diffusa che l'apparato con turbina a vapore richieda una manutenzione sensibilmente minore di quella del motore Diesel e perciò la turbina sia da preterirsi anche nei campi di possibile competizione circa le potenze unitarie con il motore. Questo dovrebbe valere sopratutto per il servizio di quelle navi, come ad esempio le cisterne e le moderne navi per i grandi trasporti del carico secco alla rinfusa, nelle quali i periodi di sosta in porto per il carico e la discarica sono di durata molto breve.
Senza voler perciò stabilire un conlronto dettagliato
sulle modalità di jrjanutenzione dei due tipi di apparati prima citati, riteniamo opportuno (ar notare che esse differiscono profondamente in quanto il motore Diesel richiede la manutenzione relativamente (requente, ma di entità modesta, di alcuni organi mentre l'apparato a vapore è in grado di funzionare per periodi abbastanza
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lunghi senza necessità di manutenzione di qualche entità, salvo poi a richiedere revisioni radicali di alcune parti quali le caldaie, i surriscaldatori, ecc. che possono anche superare come importanza globale la manutenzione ricorrente del motore.
Vi è ancora da tener presente che in quanto a difficoltà di condotta da parte del personale, i moderni apparati a vapore di caratteristiche molto spinte non risultano per nulla inferiori al motore Diesel che tende invece sempre più a semplificare le proprie caratteristiche di costruzione e di governo.
Premesso quanto sopra entriamo nel vivo dell argomento oggetto della memoria, basandoci sopratutto sull'esperienza della FIAT Grandi Motori che cura in molti casi direttamente la manutenzione dei propri apparati in servizio.
Officina FIAT Grandi Motori nel Porto di Genova (Calata Chiappella).
Questa officina, attualmente in fase di ampliamento, è la più importante fra tutte le officine della FIAT Grandi Motori nel porti italiani.
Nell'anno 1956 vi sono stati eseguiti 390 lavori di revisione e manutenzione a bordo delle varie navi con apparati motori FIAT, con l'Impiego di una media giornaliera di 70 operai e con un totale di 175 000 ore di lavoro.
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