1957 sensibilità di questo prodotto è elevata come si può vedere in fig. 2 B, la quale mostra come nello stesso particolare della fig. 2 A, ma preparato con un liquido penetrante rosso, le crepe di rettifica siano molto più evidenti. o una inclusione diamagnetica, le linee di forza subiscono una deviazione. Le linee di forza deviate, che escono verso l'esterno, formano sulla superficie dei poli magnetici, localizzati nella zona del difetto, capaci di attirare la limatura di ferro spolverata sulla superficie del pezzo. Fig. 2 - Crepe di rettifica esaminate con liquidi penetranti. A - con liquido penelrante rosso o rivelatore liquido B - con liquido penelrante fluorescente e rivelatore a polvere In luce WOOD 2) Mefodo magnetoscopico. Il metodo magnetoscopico per le ricerche dei difetti superficiali o poco profondi, è basato sulla deformazione prodotta dai difetti di cui sopra nella distribuzione delle linee di forza di un campo magnetico indotto nel pezzo da esaminare. Pertanto l'esame magnetoscopico ha la limitazione di poter essere utilizzato solo per materiali paramagnetici. Il pezzo da esaminare può essere introdotto nel campo magnetico di una elettrocalamita (fig. 3), che a sua volta per induzione lo magnetizza, oppure lo si può fare attraversare da una corrente elettrica, la quale forma un campo magnetico indotto le cui linee di forza sono perpendicolari alla direzione della corrente (fig. 4). L'intensità della magnetizzazione B dipende principalmente dal-I intensità del campo magnetizzante H e dalla permeabilità magnetica M del materiale, si ha cioè B = M • H in cui H IN dove / ; intensità di corrente ed N = nu-more di spire della bobina per unità di lunghezza. Il flusso magnetico si distribuisce nel pezzo in esame in modo abbastanza uniforme. Se sulla superficie, o appena sotto la superficie, del pezzo vi è una discontinuità La disposizione della limatura segnala con buona approssimazione la forma del difetto. Un difetto sarà messo tanto più in evidenza quante più linee di forza del campo magnetico esso devia verso l'esterno. Con I esame in campo magnetico si avrà la massima sensibilità di rivelazione per i difetti ad andamento trasversale, rispetto alla direzione delle linee di (orza del campo magnetico (fig. 3). Con l'esame elettrico si avrà la massima sensibilità di rivelazione per i difetti con andamento in senso longitudinale rispetto alla direzione della corrente (fig. 4). Con il metodo magnetoscopico si possono mettere in evidenza non solo i difetti superficiali, ma anche quelli di poco sotto la superficie. Se l'intensità del flusso magnetico è molto spinta, oltre ai difetti possono mettersi in evidenza anche le microinclusioni, come gli allineamenti di solfuri che danno segnali nitidi e le segregazioni di fosforo che appaiono come bande di discreta lunghezza. Anche le variazioni di composizione, che si manifestano fra fibra e fibra di fucinatura, producono una lieve differenza di paramagne- 107