STORIA DELLA LANCIA FERRUCCIO BERNABÒ Questo capitolo della storia della Lancia è dedicato all'Aprilia, uno dei più classici modelli usciti dalle officine di Via Monginevro, una delle vetture che maggiormente hanno contribuito all'evoluzione tecnica dell'automobile. Ma a parte questo, il ricordo dell'Aprilia è più che mai legato al nome di Vincenzo Lancia, essendo stata l'ultima delle sue leggendarie creazioni: se ne era appena iniziata la produzione che il cuore del fondatore della Lancia cessava improvvisamente di battere, il mattino del 15 febbraio 1937. Lo studio dell'Aprilia, uno dei capisaldi della produzione Lancia, venne iniziato verso la fine del 1934. A quell'epoca il mercato automobilistico aveva una fisionomia ben diversa dall'attuale; le Case costruttrici, quando decidevano di costruire un nuovo modello, non si basavano sulla non ancora conosciuta scienza delle indagini di mercato: tenevano vagamente conto delle indicazioni fornite dagli agenti di vendita e molto della moda corrente. Non così Vincenzo Lancia, che da più di venticinque anni era uso andare contro corrente, affidandosi alla sua infallibile intuizione e a quel senso quasi mistico dell'automobile che lo aveva indotto a uscire con vetture d'avan- guardia come la Theta, la Trikappa, la Lambda, l'Augusta. Quando Lancia cominciò a pensare all'Aprilia, l'Augusta era in piena produzione e godeva di larghissimo successo; ma in un certo senso si trattava di un modello di concessione classica, e l'uomo non aveva dimenticato i fasti della Lambda. Pensava, con piena ragione, che il 7