4 âAustratofiat ottobre 84 Cronache ottobre Cronache 2 Tema del mese 3 Nuovo motore Fire 1000 4-7 Cronache dell'azienda 8-12 85 anni di Fiat 13 Il dramma della droga 14-15 Piccoli annunci 16 Vivere oggi: l'uomo ideale 17 Piccoli annunci 18 Iniziative 19 Piccoli annunci 20 .â Il superasso», concorso a premi 21 Che cosa mangiano gli italiani? 22-23 Piccoli annunci - 24 Dai giornali 25 Piccoli annunci 26 Sette pagine di cultura e attualità 27-33 Tv-cinema 34-35 Sport 36 Spazio aperto 37 Calendari 38 Notizie Cedas 39 Prezzi auto e veicoli commerciali 40-41 Lettere 43-44 illustratofiat Anno XXXII n. 9 periodico mensile del gruppo Fiat direttore responsabile Danilo Ferrerò capo redattore Gian Paolo Minucci Direzione e redazione: Corso Marconi, 20 Torino - Telef. 65.651 Pubblicità : Publikompass spa c. M. d'Azeglio 60 telef. 65.88.44, Torino v. G. Negri 8, telef. 85.96 Milano composizione e stampa Editrice LA STAMPA S.p.a. Via Marenco 32 10100 Torino - tel. 65.681 Registr. presso il Tribunale di Torino il 3-12-'S3 Numero 860 Printed in Italy Questo giornale è stato chiu- so in tipografia il 2 Ottobre 1984 alle ore 15. La tiratura è stata di 217.150 copie. Mostra in Canada della Fondazione Agnelli America, impara che cos'è l'Italia La lapide a Ghiglieno Il 21 settembre è stata inaugurata in Canada, al Etoyal Ontario Museum di Toronto, la mostra intito- lata «Italy. A Country shaped by Man» ovvero «L'Italia. Un Paese model- lato dall'Uomo». Rimarrà aperta fino al 18 novem- bre, poi passerà a Mon- treal. La rassegna, orga- nizzata dalla Fondazione Giovanni Agnelli, in colla- borazione con l'Alitalia, fa parte di un programma di attività varie iniziate nel 1978, volte a esaltare l'im- magine dell'Italia â e de- gli italiani â nelle Ameri- che. Con questa .mostra in particolare la Fondazione si propone tre fini che sono in realtà tre aspetti di un unico indirizzo: mi- gliorare la conoscenza dell'Italia, incoraggiare relazioni culturali coi Paesi americani ed infine, ma solo in ordine di enun- ciazione, stabilire un nuo- vo tipo di rapporto coi cit- tadini canadesi di origine italiana. La Fondazione Agnelli con questa iniziativa in- tenderebbe incominciare un discorso ancora non fatto all'estero sul com- plesso «fenomeno Italia» troppo spesso oggetto di idee non, proprio esatte o quantomeno di pregiudizi derivanti da un'errata in- formazione. La mostra è perciò ricca di elementi provenienti da campi mol- to distanti, sia nel tempo sia nello spazio, uniti na- turalmente dal comune denominatore Italia. Molti degli oggetti espo- sti non sono mai stati pre- sentati fuori del territorio nazionale, e sono sculture, arredi domestici, armi ed armature, ricchi abiti set- tecenteschi, planisferi ed orologi magari intarsiati in legni nobili e abbelliti da pietre dure. Un'altra componente della manife- stazione è costituita da tre mostre fotografiche: la prima è una scelta di immagini alla fine del se- colo scorso e all'inizio di questo, tratte dagli Archi- vi Alinari di Firenze. La seconda si compone di foto del periodo neo-reali- stico, Anni 40-50, che pro- pendeva per un'arte emi- nentemente documentari- stica e ci rivela un'Italia in via di ricostruzione, dopo la seconda guerra mondiale. La terza è costituita unicamente da immagini di tredici foto- grafi di oggi, tra i più fa- mosi. Infine, la mostra di To- ronto non sottovaluta cer- to quel mezzo ormai quasi quotidiano che è l'audiovi- sivo: ogni ora viene infat- ti proiettata nell'Audito- rium del museo una sum- ma storica di fatti italiani dalle origini ad oggi, che non a caso ha vinto un premio speciale al Festi- val Photokina 1982. La manifestazione, il cui in- gresso è gratuito, si avva- le anche di due video de- dicati a campi in cui l'Ita- lia di oggi eccelle: il re- stauro di opere d'arte e il design industriale. 3* Il 21 settembre scorso, in occasione del quinto anniversario dell'assassinio dell' ingegner Carlo Ghiglieno a Torino, sul luogo dell'uccisione, in via Petrarca 32, è stata scoperta una, lapide alla memoria del dirigente Fiat, con la deposizione di corone di alloro della Fiat e del Comune. Alla cerimonia erano presenti la mo- glie, i figli e altri familiari, il dottor Cesa- re Romiti, amministratore delegato del Gruppo Fiat, l'ingegner Vittorio Ghidel- la, amministratore delegato Fiat Auto, il dottor Giorgio Garuzzo, amministratore delegato Iveco, il dottor Cesare Sacchi in qualità di presidente del Gruppo Dirigen- ti Fiat e molti altri responsabili del Gruppo, oltre al vicesindaco e alle più alte autorità civili e militari. Il caldo a caro prezzo L'autunno fa cadere le ultime speranze di un al- leggerimento del costo della vita. L'ultima goccia è il costo del riscaldamen- to domestico. Secondo i dati fornitici dal presiden- te del sindacato torinese dell'Assopetroli, Giorgio Gatti, il prezzo del gasolio era salito da 484 lire a 538 lire il litro (Iva compresa) nel periodo settembre 1983-agosto 1984. Pareva la quotazione definitiva, almeno, per tutto il pros- simo inverno. Ma non sarà cosi. Negli ultimi giorni è stato annunciato un ulteriore rincaro del gasolio di 18 lire il litro le- gato all'ascesa del dollaro, Ciascuno in casa sua può fare il conto di quan- to dovrà pagare per riscal- darsi. Le situazioni varia- no da stabile a stabile, da alloggio ad alloggio. Il co- sto del riscaldamento do- mestico dipende anche da altre cause: periodo in cui il gasolio è stato acquista- L'«Argenta» nella casa di Confucio Qu Fu, Repubblica Popolare Cinese. Ecco la documentazione fotografica del pri- mo contatto delle «Fiat Argenta 2000» con la Cina. La fotografia è stata scattata nella casa di Confucio (oggi adibita ad albergo per turisti stranieri in visita ai templi confu- ciani) durante il corso di addestramento alla manutenzione delle vetture tenuto a ven- ti tecnici provenienti dalle varie province dove sono state dislocate le Argenta. La fornitura completa (400 vetture) prevede infatti, insieme all'assistema tecnica, un programma di addestramento dei tecnici locali. Le automobili, destinate a funzio- nari governativi, rappresentano un importante successo del prodotto automobilistico Fiat ed una valida «testa di ponte» del lavoro italiano in quello sterminato Paese to, tipo di conduzione dell' impianto, capacità delle singole famiglie di rispar- miare sui consumi a bene- ficio dell'intero condomi- nio o caseggiato. A titolo di esempio si può prevede- re che 0 riscaldamento a gasolio di un alloggio di 80 metri quadri costerà quest'anno intorno alle 720-750 mila lire. Spesa all'incirca uguale per chi usa il metano. I tecnici del settore precisa- no che «all'origine non esiste differenza di prezzo tra metano e gasolio». Il prezzo varia al minuto per effetto dell'Iva, più forte per il gasolio (15 per cen- to), meno per il metano (8 per cento). Poi ci sono le tasse che favoriscono il metano. «Però â aggiun- gono i tecnici â la spesa delle famiglie non cambia molto». Naturalmente nel calcolo mettono tutto: dif- ferenza degli impianti e nolo del contatore Anche il riscaldamento domestico ha la sua sto- ria. Prima della seconda guerra mondiale il carbu- rante usato era il carbo- ne: alimentava le stufe negli appartamenti e gli impianti centrali nelle case più moderne. Dopo la guerra si passò piano pia- no alla sostituzione nelle caldaie del carbone con la nafta, mentre incomincia- vano a sparire le stufette private, che ancora oggi sono l'unica fonte di calo- re soltanto nelle vecchie case abbandonate al de- clino. Il passaggio dal car- bone alla nafta incomin- ciò intorno al 1952 e costi- tuì uno degli elementi nuovi della ricostruzione post-bellica. Le grandi città ed i cen- tri maggiori della provin- cia italiana furono inve- stiti dallo smog. Durante l'inverno balconi e davan- zali delle finestre erano coperti da una polvere nera che penetrava anche negli interni delle case e persino nei cassetti. Nel 1968 si volle mettere ripa- ro al grave inconveniente e fu varata la legge 615 contro l'inquinamento at- mosferico. Questa legge vieta l'uso della nafta, consentito soltanto in lo- calità molto isolate. Dal gasolio al metano. Le condutture per l'eroga- zione non hanno ancora raggiunto tutte le località , ma soltanto 1500 Comuni sugli 8 mila esistenti in Italia. Torniamo ai soldi. La spesa per il riscaldamen- to, una delle più pesanti per le famiglie anche se rateizzata nel corso dell' anno, potrebbe essere ri- dotta? Si opera in tale di- rezione. Sono in commer- cio apparecchi da colloca- re negli alloggi per misu- rare i consumi individuali, cui abbiamo già accenna- to. Con questo sistema tutti gli inquilini od i con- domini pagano un mini- mo. La rimanenza varia secondo l'erogazione ri- chiesta. E' un incentivo al risparmio. Si possono te- nere chiusi alcuni elemen- ti, anche per parecchie ore, se si evitano aperture troppo prolungate per dare aria alle camere quando il freddo è inten- so, o si rinuncia alle lun- ghe tende davanti alle fi- nestre sotto le quali sono collocati i termosifoni. Alla fine della stagione il risparmio si farà sentire. Ma gli esperti mettono anche il dito su una gros- sa piaga: la manutenzio- ne degli impianti. Secon- do quanto essi dicono è troppo trascurata. I pro- prietari degli stabili si di- fendono affermando che la spesa da fare è ingente: si aggira sul 50 per cento degli affitti percepiti. Re- sistenze analoghe si han- no anche nei condomini da parte dei titolari degli alloggi. «Ma se si facessero delle manutenzioni perio- diche e corrette si rispar- mierebbero forti quantita- tivi di carburante». Da tempo gli operatori del ramo chiedono una legge che renda obbligatoria la manutenzione e l'incenti- vi con interventi pubblici nella spesa. Annarosa Gallesio Che cosa paga l'automobilista italiano Auto: ogni anno tasse per 26.000 miliardi In Italia circa il 17 per cento di tutte le entrate del fisco sono costituite dalle imposte e dai tributi applicati agli automobili- sti. Come si vede dalla ta- bella, che pubblichiamo qui sotto, entro il 1984 ver- seremo oltre 26 mila mi- liardi alle casse dello Sta- to. (miliardi di lire) 1983 1984 I.F. su carburanti e Iva relativa 14.000 15.000 I.F. su lubrificanti e Iva relativa 1.000 1.000 Iva su acquisto vetture e interventi di riparazione 5.400 5.400 Iva su acquisto ricambi 1.000 1.000 Iva e altre imposte su pedaggi autostradali 360 400 Imposte su premi Re 450 500 Imposte su premi Re incendio e furto 250 275 let (Imposta erariale di trascrizione) 254 254 Bollo patenti 292 300 Concessione governativa, diritti motorizzazione (100) (100) Tassa circolazione/possesso 2.217 2.500 Diritti ed emolumenti Pra 60 47 TOTALE 25.387 26.776 Entrate tributarie 143.936 157.900 % tasse auto su entrate tributarie 17,6 16,9 (Fonte: Ufficio Studi Anfia)