illustraiojìat Ol
marzo 85 ÀM I
Dal gelo artico ai 40° dell'Africa
Una Y10 camuffata percorre una pista nel Nord della Svezia in prossimità del Circolo Polare Artico mentre un piccolo aereo sorvola la distesa di ghiaccio e
neve. Nonostante i tecnici e i collaudatori le abbiano sottoposte a prove durissime, a temperature dai 20° ai 42° sotto zero, le auto non si sono mai bloccate
» il mondo
e scatto nella Turbo».
E poi?
«Siamo passati alle pre-
serie, che differiscono dai
prototipi perché sono co-
struite con gli stessi meto-
di, uomini ed impianti del-
la produzione di serie.
Con queste vetture, oltre
a ripetere molte prove
precedenti, si cura sopra-
tutto la qualità del pro-
dotto finito. In tal modo si
può verificare l'eventuale
differenza con il prototi-
po. La qualità per l'Y 10 è
molto importante: il pub-
blico a cui si rivolge la esi-
ge e perciò nulla può esse-
re trascurato dal punto di
vista dell'abitabilità, dei
confort e delle prestazio-
ni.
I consumi
«Per il modello Fire, ad
esempio, abbiamo regi-
strato consumi veramente
bassi (a 90 chilometri all'o-
ra si consumano circa 4,3
litri di carburante ogni
100 chilometri: significa
che con un litro di benzi-
na si percorrono circa 25
chilometri). Nella versione
Touring abbiamo collau-
dato ogni particolare che
possa rendere più comodo
il viaggio, valore impor-
tante per una vettura so-
fisticata e di prestigio
qual è.
«Per il turbo, infine, ci
siamo veramente "diverti-
ti". Non tanto per la velo-
cità massima raggiungibi-
le con assoluta sicurezza
quando per l'accelerazio-
ne di cui dispone, che è
veramente sbalorditiva».
Su questa versione ave-
te fatto controlli e prove
speciali?
«Sì, un supplemento di
prove su strada per sag-
giare fino in fondo l'affi-
dabilità. Otto vetture
sono state pesantemente
strapazzate per 100 mila
chilometri e ci hanno ri-
velato che alla brillantez-
za si può tranquillamente
sommare la resistenza e
la durata di tutti gli orga-
ni meccanici e della scoc-
ca».
Nei vostri girovagare
per il mondo con l'Y 10
avete vissuto momenti di-
vertenti o drammatici?
«Più di una volta. Come
quando alla frontiera
svizzera, con una Y 10
resa irriconoscibile dalla
mascheratura e quindi
abbastanza anomala nella
coda di normali automobi-
li in attesa di varcare il
confine, siamo stati bloc-
cati dai doganieri svizzeri.
Volevano assolutamente
vedere che cosa c'era sot-
to la lamiera. Abbiamo
dovuto faticare parecchio
per spiegare i motivi del
camuffamento. Comun-
que hanno lo stesso prete-
so di vedere che cosa c'era
sotto. A questo punto sia-
mo stati noi a pretendere
che il controllo avvenisse
in una sala chiusa, al ri-
paro da occhi (e soprattut-
to obiettivi fotografia) in-
discreti. Così è stato. Sia-
mo poi ripartiti tra l'am-
mirazione (per la vettura)
e le scuse (per noi) dei
gendarmi svizzeri.
I segreti
«Altre volte invece ci è
toccato ricorrere a strata-
gemmi da film poliziesco
per eludere la guardia os-
sessiva dei fotografi da-
vanti ai nostri cancelli.
Sovente siamo ricorsi al
trucco dell'auto "civetta"
che esce poco prima del-
l'altra e si porta a spasso
il fotografo».
Voi avete avuto per pri-
mi in mano l'Y 10. Sapete
dirci una caratteristica
poco appariscente ma im-
portante che avete sco-
perto guidando?
«Sono molte, ma, se
dobbiamo indicarne una
sola, direi che è una vet-
tura che si comporta in
modo splendido sulla
neve. Sembra fatta appo-
sta. E dire che sull'asfalto
certamente non rimane
indietro a nessuno».
Dalle piste gelate e desolate del Polo Nord al caldo soffocante e umido dell'Afrit a Ij»»
Ioana di Autobianchi Y10 in prova sosta per una breve pausa lungo la strada pnix ii>.>U
della Costa d'Avorio. L'umidità dell'aria in certi giorni era tale da bagnare le macchine