N. 1-71 Fig. 5 - Turbina a gas TG 16 e ausiliari in sala prove Cockerill-Ougree-Providence per produzione di vapore tecnologico. La caldaia è del tipo a tubi verticali con due corpi cilindrici e, come mostra la figura 6, consiste di: â un apparato di combustione supplementare, a gas naturale, sistemato nel condotto del gas di scarico; â un surriscaldatore del vapore, a tubi verticali; â una caldaia BI, con tubi alettati verticali mandrinati nei due corpi cilindrici (superiore e inferiore); â un economizzatore, con tubi alettati orizzontali e collettori verticali; â una caldaia BII, di costruzione simile all'economizzatore. Come è noto per evaporare e surriscaldare il vapore, è possibile usare il calore corrispondente al raffreddamento dei gas dalla temperatura di ingresso in caldaia fino ad una temperatura più alta di quella dell'acqua bollente in caldaia. La differenza tra la temperatura minima del gas all'uscita della caldaia BI e la temperatura dell'acqua bollente, la cosiddetta « strozzatura » di temperatura, è stata mantenuta al valore minimo tecnicamente possibile, cioè 19 °C per semplice ricupero e 37 °C con combustione supplementare. Il combustibile gassoso usato sia in turbina sia in caldaia è il gas di Gròningen olandese, il quale è di ottima qualità e contiene solo piccolissime quantità di zolfo. Per proteggere i tubi della caldaia contro la pos- sibilità di corrosione da condensazioni acide in caso di un futuro aumento del contenuto di zolfo, la temperatura minima dell'acqua nei tubi è stata fissata a 105 °C, ed è quindi questa la temperatura di ingresso nell'economizzatore. L'acqua di alimentazione, la quale è a 30 °C, deve essere riscaldata alla temperatura di ingresso nell'economizzatore esternamente alla caldaia, nel serbatoio del degasatore, per mezzo di vapore. Questo vapore può essere estratto dall'uscita della caldaia BI, ma in tal modo la portata di vapore utile è ridotta del 15% circa. Siccome la temperatura del gas all'uscita dell'economizzatore è ancora alta diventa possibile estrarre da tale gas il calore necessario per aumentare la temperatura dell'acqua di alimentazione da 30 a 105 °C. Dell'acqua a 105 °C dal degasatore è fatta circolare in circuito chiuso nella caldaia BII, dove è fatta evaporare alla stessa temperatura. Questo vapore che rientra nel degasatore cede il calore di condensazione all'acqua di alimentazione. Questa sistemazione è un po' complicata ma permette di ottenere la massima utilizzazione del calore del gas di scarico. Le prestazioni previste della caldaia sono riassunte nella tabella A. La caldaia è fornita anche di un condotto di by-pass che permette di deviare il gas di scarico direttamente al camino. à quindi possibile far funzionare la turbina durante i pericoli di revisione della caldaia, mantenendo in tal modo la produzione di potenza 4