In questo edifìcio, che miracolosamente esiste ancora, fu la prima sede della Società Automobili Lancia & C. Resistere, crescere, svilupparsi, in questa crudele sele- zione è riflesso sicuro di solidità morale e materiale in ogni filo del tessuto connettivo di qualsiasi impresa. La Lancia ne è esempio felice nella conseguente evolu- zione delle sue risorse, nella continuità di tradizioni che investono tutte quante le tipiche componenti azien- dali di un'industria meccanica e segnatamente automo- bilistica: genialità progettativa, organico sviluppo delle tecniche di produzione, sagacia amministrativa, organiz- zazione commerciale. Vincenzo Lancia aveva il raro dono di riassumere in sé tutte queste virtù, per cui le radici della fabbrica poterono abbarbicarsi saldamente al terreno, traendo alimento dal fertile humus che stava propiziando a Torino la ventura di diventare uno dei centri mondiali dell'automobile. Alla scuola di Lancia crebbero altri uomini che ne assorbirono la concretezza e ad un tem- po le limpide idealità, per cui l'avvenire stesso della fabbrica si garantì fin dai suoi primi passi, resistendo poi alle agitate vicende degli anni di sviluppo — talvolta persin fortunoso — dell'industria automobilistica ita- liana. Né valsero a indebolirla le ricorrenti crisi econo- miche, politiche e belliche della prima metà di questo secolo tumultuoso ed incerto. La Lancia ha distribuito per il 1967 un calendario ispi- rato appuntai ai sessant'anni di storia della Società. Esso costituisce oggi, e più costituirà domani, per chi avrà l'accortezza di conservarlo, un documento di gran- de suggestione evocatrice. Può sembrare una cosa mo- desta affidare ai fogli di un calendario il ricordo di un periodo tanto importante; ma se lo si osserva con ani-