il momento .. delfeutomobile Lancia Ijilancio e previsioni Tutti sappiamo come anche l'anno recentemente finito sia stato difficile per l'automobile in Italia. Il pesante periodo che la nostra economia sta attraversando da parecchi anni, e in particolare dopo la guerra del Kippur con le sue conseguenze devastanti sul mercato petrolifero mondiale, e in particolare sulle fragili strutture economiche italiane, ha avuto riflessi pesantissimi sull'automobile in tutte le sue componenti produttive, di mercato, terziarie e indotte. E i sacrifici richiesti per l'acquisto e l'uso della vettura privata sono stati reiterati, da tre anni a questa parte, fino ad arrivare all'ultimo (se sarà l'ultimo) giro di vite. Nessuno nega la necessità di rinunce, di eliminazione degli sprechi — ma anche di maggior lavoro, di maggiore produttività — per uscire dal tunnel della crisi, ma è abbastanza singolare che dopo essere stata tanto contestata come colpevole esca al consumismo, come fonte di inquinamento e di rumore, come responsabile della «disumanizzazione» delle città, sia sempre l'automobile l'oggetto principale della fiscalità specifica. Comunque, dopo aver toccato nel 1975 il livello storico più basso di questo decennio, il mercato italiano ha avuto quest'anno un certo accenno di ripresa, purtroppo frustrato dai provvedimenti governativi di ottobre; e in ogni caso la ripresa è rimasta percentualmente assai meno evidente che nel mercato europeo preso nel suo insieme. Per quanto riguarda la Lancia, quest'anno ha collocato in Italia e all'estero tutta la sua produzione (oltre 63 mila unità, pari al 20% in più rispetto all'anno precedente, la metà delle quali esportata, e ha consegnato 85 mila Autobianchi (28 mila sui mercati esteri), cioè lo stesso volume dell'anno scorso. Questi risultati sarebbero però stati decisamente più soddisfacenti se lunghi periodi di conflittualità in coincidenza con le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro, e l'alto livello di assenteismo dal lavoro, non avessero frenato produzione e consegne. Il forte impegno esportativo della Lancia si è tradotto quest'anno in un incremento del 21 per cento, ottenuto sia attraverso l'ampliamento della linea di modelli, sia con il potenziamento della rete commerciale. Risultati lusinghieri sono stati raggiunti specialmente in Gran Bretagna, Francia, Repubblica federale di Germania, Svizzera e Stati Uniti, un mercato, quest'ultimo, dove abbiamo cominciato a lavorare da non molto tempo, ma con immediati, lusinghieri risultati. Con il 1976 si è completato il rinnovamento strutturale della Lancia, essenzialmente attraverso queste tre linee direttrici: 1) rinnovamento totale dei prodotti nell'ambito di una politica di Gruppo che ha affidato alla Lancia la copertura di una fascia di mercato che chiede automobili di particolare qualità e prestigio; 2) potenziamento della capacità produttiva degli stabilimenti e rinnovamento tecnologico degli impianti a garanzia del tradizionale livello qualitativo Lancia; 3) rafforzamento della rete commerciale e assistenziale. La realizzazione di questo programma ha comportato investimenti massicci, dell'ordine di oltre 200 miliardi negli ultimi cinque anni. Rinnovamento del prodotto Dal 1971 a oggi la Lancia ha rinnovato al 100 per 100 i propri modelli: nel maggio del '76 è uscita di produzione l'ultima gloriosa vettura della precedente generazione, la Fulvia coupé, e sono state presentate le versioni Gamma berlina e coupé, nonché il recentissimo coupé 1300. Attualmente la Lancia dispone di due «famiglie» di modelli: Beta e Gamma, cioè nella fascia da 1300 a 2500 cc. E sul piano commerciale la linea è completata nel settore del litro di cilindrata con le versioni dell'Autobianchi A 112. In particolare, la Beta si articola su cinque modelli e tre motorizzazioni, per complessive 11 versioni; la Gamma su due modelli, ciascuno dei quali con due diverse cilindrate, cioè quattro versioni in totale. Infine l'Autobianchi A 112 è fornita in 3 versioni e altrettante motorizzazioni. La produzione Lancia è infine completata dalla Stratos, che ha vividamente proseguito la carriera sportiva della Fulvia contribuendo alla conquista, negli ultimi cinque anni, dei quattro titoli mondiali della Lancia, e diffondendo nel mondo il nome e 2