Il prof. Valletta ricordato all'Assemblea degli Azionisti Gli Azionisti e il Consiglio di Amministrazione in piedi nel ricordo del Presidente d'Onore scomparso. La rievocazione al Rota Al Rotary di Torino, l'ing. Bono, Am- ministratore delegato e Direttore gene- rale della Fiat, ha rievocato la figura e l'opera di Vittorio Valletta, « personali- tà tra le più forti e decisive del mondo della produzione ». « E' stato detto che la morte di Val- letta ha chiuso un'epoca dell'industria italiana: l'epoca dei "capitani" che la- voravano su intuizioni semplici e ge- niali, chè oggi i tempi sono cambiati. Computers ed équipes di intellettuali e processi collegiali sostituiscono, nel- la nostra epoca estremamente artico- lata la funzione « forse » utilmente eser- citata in passato da uomini dello stam- po di un Agnelli, di un Valletta. Per chi legge libri di teorici e conosce uno stabilimento per averlo forse un giorno visitato in pulmino, niente da obiettare. Non per noi che lavoriamo nella nostra quotidiana fatica e ne co- nosciamo le funzioni ed i limiti. Nes- suna èra si è chiusa: ieri, come oggi, come domani, saranno la sensibilità, la visione, l'intelligenza di un uomo che daranno l'indirizzo, l'impronta all'im- presa. Saranno il carattere, lo stile, la volontà di quest'uomo che detteranno i modi esecutivi. Saranno il suo potere decisionale, la sua responsabilità che risponderanno dell'esito positivo o ne- gativo ». L'ing. Bono ha così proseguito: « Vit- torio Valletta fu un uomo di tempra fi- sica non comune, di intelletto eccezio- nale, di carattere privilegiato. Rapido nell'intuire, cauto nel decidere. Delle re- mote ascendenze meridionali aveva conservato la caratteristica rapidità di afferrare, di "sentire " situazioni e ten- denze. La capacità di sceverare o sta- bilire contatti di umana simpatia, sin- cera, leale in ogni occorrenza, se con- cessa. E un certo ottimismo non di su- perfìcie, ma una sua concezione fideisti- ca della vita e dei valori umani, alla lu- ce sempre più accetta di valori superio- ri. Della nativa Liguria portava una prudenza cauta, ponderatrice, incline al passo sicuro e metodico, ma non alie- no — al momento opportuno — dal ri- schio. Una moralità individuale quasi scontrosa, una tendenza al riserbo per- sonale, parco nel costume ». Dopo un rapido cenno biografico sul- la giovinezza di Vittorio Valletta e sul suo inserimento nella vita di Torino (città razionale ed estrosa, geometrica e barocca: le due nature piemontesi, co- sì bene individuate da Filippo Burzio), l'ing. Bono ricorda l'incontro con Gio- vanni Agnelli, nella cui scia operò — allievo e collaboratore sempre più stretto, autorevole ed ascoltato — fino al '46. « La Fiat — ha soggiunto l'ing. Bo- no — è l'organismo in cui il prof. Val- letta cercò costantemente di realizzare questa sua convinzione: che non vi è vero progresso là dove non si riesca a creare una maggiore quantità di be- nessere, perché possa goderne una mag- giore quantità di uomini. I suoi giudi- zi erano brevi ma sostanziali. Alle idee di avanguardia molto rispetto ed at- tenzione, in attesa che nella evoluzione della società si verificassero condizio- ni atte ad eventuali realizzazioni. Alla avanguardia sempre, invece, nella te- cnica: ché questa, sì, è effettuale, quan- do l'uomo sappia giovarsene per l'uo- mo ». L'ing. Bono ha così concluso la sua commossa rievocazione: « Predicò sem- pre che l'azienda deve essere al servi- zio del pubblico. Non vi è maggiore ingiustizia che attribuire a Vittorio Val- letta di essere stato fautore di privile- gi ai quali mai pensò: l'azienda fu sem pre per lui al servizio degli uomini, della Città, del Paese. Gli italiani di ogni regione, di ogni classe sociale, han- no familiare il suo nome. Le attestazio- ni giunte da ogni parte del mondo in occasione della sua morte, hanno detto quale fosse la rinomanza dell'Uomo ». La commémoration au Rotary Club de Turin Au Rotary de Turin, l'ing. Bono, Adminis- trateur délégué et Directeur Général de la Fiat a réévoqué la figure et l'oeuvre de Vit- torio Valletta « personnalité parmi les plus fortes et décisives du monde de la pro- duction ». « On a dit que la mort de Valletta a clos une époque de l'industrie italienne: l'épo- que des « capitaines » qui travaillent sur de simples et géniales intuitions; qu'aujour- d'hui les temps sont changés. Pour celui qui lit les livres théoriques et connaît une usine pour l'avoir visitée un jour à bord d'une voiture, rien à objec- ter. Mais pas pour nous qui chaque jour travaillons et qui connaissons les fonctions et les limites de notre fatigue. Aucune ère ne s'est close: aujourd'hui comme hier comme demain c'est la sensibilité, la vision, l'intelligence d'un homme qui indiqueront la voie à suivre, qui donneront son em- preinte à l'entreprise. M. Bono a ainsi continué: « Vittorio Val- letta fut un homme d'une trempe non com- mune, à l'intelligence exceptionnelle, au ca- ractère privilégié. Rapide dans l'intuition, prudent dans la décision. De ses lointaines ascendances méridionales il avait conservé la rapidité caractéristique de saisir, de « sentir » les situations et les tendances. Il possédait un optimisme sûr, en profondeur, il avait confiance dans la vie et dans les valeurs humaines; une moralité individuelle presque susceptible, une tendance à la Vittorio Valletta Com'era stabilito da tempo, il 23 set- tembre 1967, ha avuto luogo una as- semblea straordinaria degli Azionisti Fiat per la incorporazione nella Fiat dell'Autobianchi e della OM e per deli- berare su proposte modifiche ad un ar- ticolo dello Statuto Sociale. In apertura il Presidente dott. Agnel- li ha detto: « E' molto penoso per tutti noi trovarci in questa sede di assem- blea senza la presenza animatrice del prof. Valletta. La Sua repentina scom- parsa è stata per tutti noi un grande dolore. Ci è di conforto il pensiero della Sua vita piena, attiva, generosa, e che il commiato sia venuto all'improvviso. proprio come Lui aveva sempre auspi- cato per poter restare fino all'ultimo operoso e valido. « La Sua umanità e la Sua semplicità, unite ad una mente eccezionale, sono state di esemplare significato. Abbia- mo avuto da Lui insegnamenti preziosi che sempre ci guideranno ». Il dott. Agnelli ha soggiunto: « Per me, forse più che per ogni altro, è pe- nosa la mancanza del prof. Valletta; ma è di grande conforto, per me e per la Fiat, avere accanto l'ing. Bono ». L'Assemblea, in piedi, si è associata al ricordo con commosso raccogli- mento. La Cappella di roccia nella quale Vittorio Valletta riposa accanto all'amata figlia Fede. Continuo è l'omaggio anche di persone sconosciute che portano un fiore, un saluto. 10