N. 3 BOLLETTINO TECNICO 1953 Solo la realizzazione dei primi due fra i requisiti indicati avrebbe permesso, in particolare, di utilizzare le nuove navi alternativamente su ambedue i gruppi di linee (Sicilia e Sardegna), a differenza di quanto avveniva in passato e con notevole vantaggio di impiego, soprattutto dal punto di vista delle periodiche fermate per manutenzione di ogni singola unità. In armonia con i criteri accennati, il progetto era stato impostato sulla base delle seguenti caratteristiche fondamentali: — Stazza lorda circa 5250 t. — Portata lorda a pieno carico 1200 t. — Sistemazioni per passeggeri capaci di almeno 460 posti complessivi. — Apparato motore di minimo ingombro verticale, con 4 motori affiancati e, a due a due, accoppiati mediante giunti elettromagnetici e riduttori su due linee d'assi e due eliche. — Potenza complessiva normale: 7200 HP a 1 50 giri sulle eliche. — Velocità di esercizio con 4 motori: 16,75 nodi. — Velocità di esercizio con 2 motori: 14,75 nodi. Speciale importanza era stata inoltre assegnata a varie altre installazioni e servizi, circa i quali non è possibile qui dilungarci. Ciò premesso e alla luce dei risultati già acquisiti sia alle prove, sia durante un primo periodo di esercizio, si può ritenere che effettivamente le nuove navi non solo rispondano alle esigenze prefissate, ma costituiscano altresì una delle più moderne ed efficienti realizzazioni di questo dopo guerra nel campo dei servizi marittimi regolari su percorsi relativamente brevi. Senza addentrarci in descrizioni particolareggiate, che esulerebbero dal nostro scopo, vogliamo indicare tuttavia, prima di passare alla descrizione dell'apparato motore, alcune delle più notevoli particolarità costruttive dello scafo e delle sistemazioni di bordo. Lo scafo, a struttura prevalentemente trasversale, è in acciaio MS ad eccezione delle sovrastrutture più alte, che sono in lega leggera speciale (Peraluman 35). Esso è in gran parte prefabbricato e prevalentemente saldato, essendo la chiodatura limitata ai giunti longitudinali del fasciame esterno ed al collegamento di questo con le ordinate. Con procedimento di prefabbricazione sono state costruite quasi tutte le strutture principali, montate poi direttamente sugli scali in complessi di peso variabile fino a 25 t. La struttura generale (fig. 1 ) comprende un doppio-fondo cellulare continuo, due ponti continui e un ponte di corridoio parzialmente interrotto in corrispondenza del locale macchine : la sovrastruttura, estesa longitudinalmente, comprende altri due ponti parziali ed un terzo ponte limitatamente al castello prodiero. La carena, con .djitto di prora inclinato e arrotondato e poppa del tipo ad incrociatore, è frutto di varie esperienze alla Vasca, ed ha dimostrato ottima efficienza sia agli effetti della resistenza al moto, sia dal punto di vista delle qualità nautiche ed evolutive. La nave è provvista, per il carico, di due stive prodiere servite da tre grue elettriche di portata fino a 5 t e di una stiva poppiera refrigerata, servita da due grue da 2 t ciascuna. Le sistemazioni per i passeggeri rappresentano quanto di più moderno, confortevole ed elegante possa oggi essere realizzato anche nel campo di unità destinate a più lunghe navigazioni : complessivamente, fra prima, seconda e terza classe possono essere alloggiati circa 460 passeggeri. Da notare, a questo proposito, la comunanza dei locali di ritrovo, pranzo e passeggiata per la prima e la seconda classe, la cui distinzione è limitata unicamente alla differenziazione delle cabine : ciò che ha consentito, con la riduzione del numero di questi locali, una maggiore grandiosità in rapporto alla mole delle navi (fig. 2) e la possibilità di sistemazione di un notevole soprannumero di passeggeri (altri 550 circa), in locali confortevoli, nei periodi di eccezionale affluenza. Sono infine da rilevare, per quanto riguarda la terza classe, l'ampiezza e le particolarità di arredamento veramente decorose e confortevoli degli alloggi e dei locali di ritrovo (fig. 3), oltre alla modernità ed abbondanza dei servizi, ciò che costituisce, anche in questo caso, un progresso sensibile rispetto al livello delle sistemazioni mediamente adottate in passato. Tipo e particolarità dell'apparato motore L'apparato motore, previsto, come già indicato, per lo sviluppo di una potenza normale complessiva di 7200 HP a 1 50 giri sulle due eliche, è costituito da 4 motori Fiat del tipo 486 T a 2 tempi, semplice effetto, con 6 cilindri di 480 mm di diametro e 640 mm di corsa, funzionanti normalmente a circa 1800 HP ciascuno a 280 giri e, a due a due, accoppiati fra loro mediante quattro giunti elettromagnetici tipo ASEA e due riduttori ad ingranaggi (fig. 4). La preferenza per questa soluzione costruttiva, rispetto ad altre più normali con trasmissione diretta, deriva da alcune delle premesse più sopra indicate che si riassumono in riduzione di ingombro verticale, facilità di manovra e realizzazione di almeno due velocità economiche. Esaminando più dettagliatamente qualche caratteristica dell'apparato motore agli effetti delle singole esigenze esposte, si può osservare anzitutto quanto segue : 68