L'AMERICANO E L'AUTOMOBILE In America la pubblicità non basta per vendere automobili. Questa è una delle conclusioni dell'inchiesta che Jean Bernardet ha fatto per L'Equipe (Parigi) a Detroit, «mecca aureolata di cifre mostruose di dollari investiti e di vetture costruite». Il Bernardet è un autorevole gior- nalista non soltanto di valore tecnico, e le sue osservazioni vanno oltre il fatto industriale: «Sono i mezzi messi in opera che condizionano tutta la vita americana. L'americano non è certo più intelli- gente dell'europeo, ma è ricco ed ha spazio, e mentre in Europa ci si com- piace di vivere con il passato, in Ame- rica non il presente ma l'avvenire con- ta. Se anche l'americano ha i suoi fa- stidi, l'importante per lui non è tanto di annullarli nell'immediato, bensì di non intraprendere nulla che possa ri- peterglieli ». Dopo avere notati taluni dei più stridenti contrasti della vita ameri- cana nelle grandi città, centri lussuo- si e quartieri miseri, Jean Bernardet scrive: «Se la Florida, con i suoi pa- lazzi, i suoi luoghi splendidi, i suoi yachts quasi tanto numerosi quanto le Cadillac, invita al soggiorno (se si ab- biano in tasca milioni), Detroit, a qualche ora di Boeing, mette più vo- glia di andarsene che di restare ». In fatto di automobili il giornalista francese osserva che la vettura ame- ricana è, per l'europeo, l'immagine di un lusso clamoroso e spesso non di buon gusto; e lo spettacolo di tante auto buttate a rottame dà il senso dello spreco. Eppure, per l'americano, il valore della maggior parte di quel- le vetture abbandonate è trascurabile. Un elemento che sciupa presto le vet- ture in U.S.A. è... il sale. A Detroit e nelle altre città il sale, che è a buon mercato, si butta sulle strade per ac- celerare lo scioglimento della neve, e d'inverno esse sono letteralmente im- biancate dalla crosta di cloruro di sodio; ma il sale rode le macchine, e le vetture muoiono molto più presto per disgregazione della carrozzeria che per difetti meccanici. Ancora prima di rendersi inutilizzabili, le auto prendo- no un aspetto ingrato e l'automobili- sta, già incline alla negligenza, le lascia perdere. In America il mercato dell'auto è un soggetto senza fine. E' difficile sperare che un giorno la produzione europea possa guadagnare terreno in U.S.A. in maniera sostanziale. Il pagamento a rate — 12, 24, 36, e fino a 40 mesi — annulla totalmente la differenza di prezzo in partenza. Per 1585 dollari si può già acquistare la migliore Stude- baker (una Dauphine è venduta a 1450 dollari). Il costo dell'assicura- zione è minimo e non tien conto dell'importanza della vettura. Un cen- tinaio di dollari all'anno di assi- curazione, quale che sia il modello. L'automobilista americano non am- mette guasti nella sua vettura; e del resto il piccolo riparatore quasi non esiste in U.S.A. L'americano è un gran- de divoratore di km. La giovinezza media dell'auto si prolunga oltre i 100.000 km. L'americano ha volentieri gustata la vettura europea, per curiosità, qual- che volta per interesse, spesso per sno- bismo; ci si è indubbiamente diver- tito; ma non perdona al guasto dopo qualche mese di uso. Il guidatore ame- ricano non si pi joccupa certo della durata della vettura « made in Euro- pa », abituato com'è a trattare la propria. ziere Irving Stone, autore del best seller « The agony and the ecstasy >. wif^husband Steve Ifrclay £* VitSrio San^uiiSi Italian Trade Commissioner, novelist Irving Stone, author of the best seller «The agony and the ecstasy ». mm. hbbbb IL COMMERCIO DELLE IDEE E DEGLI UOMINI Più di un secolo fa René Chateau- briand scriveva queste parole, precor- ritrici dell'idea del Mercato Comune oggi realtà europea: « Quando le barriere fiscali e commer- ciali saranno state abolite tra i diversi Stati come già più non esistono tra le province di un medesimo Stato, quando i differenti paesi in relazioni giornaliere tenderanno all'unità dei popoli, come re- susciterete voi l'antica moda di separa- zione? ». LISBONA - Queste quattro « 690 », acquistate presso la Fiat Portuguesa, sono destinate a premiare fortunati clienti della Ditta di confezioni Leacril, che usa fibra italiana ACSA. Fibra tessile italiana, premi automobili Fiat... Quatro unidades Fiat 600 D, adquiridas pela firma de Lisboa, Rodrigues & Bicho, Lda para premiar os consumidores de malhas e tecidos Leacril confeccionados com a fibra italiana ACSA, de que a refenda firma è distribuidora em Portugal. BOZZANI