LIBRO CXLIV. 317 dorè di Spagna fece unafimile rinunzia da parte del Re Ferdinando, e della Reina Giovanna. Dopo la morte di Enrico VII. Re d’Inghilterra, Lodovico XII. Redi Francia inviò ambafciadori in Inghilterra, i quali conchiufero un nuovo trattato di pace , in cui fi diceva, che la pace tra le due potenze durerebbe fino alla morte del primo dei due Re ; che quello trattato farebbe confermato dagli Stati generali di Francia, e dal Parlamento d’Inghilterra ; che i due Re dimanderebbono al Papa ognuno dal loro canto una fentenza di fcomunica contra quello, il quale primo rompefie la pace. Il Re d’Inghilterra ottenne-di più lettere patenti per ficurtà delle fonarne, che gli erano dovute dalla Francia , cioè, che fe gli pagherèbbono 26. mille libre difei in feimefi fino all’intero pagamento della fommaalui dovuta. Il dì 21. Maggio 1510. Enrico fece ancora un trattato di alleanza col Re di Spagna con promefle di foccorrerfi 1’un l’altro contra i loro nemici, anche quando foffero alleati degli aggrelfori. I gran progredì di Lodovico XII. in Italia determinarono il'Papa Giulio II. a formar una lega contra di lui. Abbiamo veduto altrove ciò, che feguì a quefto riguardo in Italia. Il Re d’Inghilterra pareva, che aveflfe pochiffimo interelfe in quella difcordia ; non fi lafciò tuttavia di farlo entrare nella lega, facendogli temere la troppo grande potenza della Francia . Prefoch’egli ebbe quello partito, inviò unitamente col Re di Aragona al Re Lodovico XII. ambafciadori per efigere che lalciaffe il Papa inripofo; fe no, che in qualità di Principi Cridiani non potrebbono difpenfarfi dal proteggere la Chiefa. Non fifa, che il Re d’Inghilterra abbia prefo parte alcuna nelle guerre d’ Italia ; ma fece una lega con Ferdinando Re di Aragona per ifpogliare del regno il Re di Navarca fotto pretedo, eh’ egli aderilfe al Concilio di Pifa, e che perciò foffe incorfo nella fcomunica, e decaduto dai fuo regno . Se glipropofe nel medefimo tempo la conquida delia Guien-na , come colàfaci(e, effendol’arme del Re Lodovico occupate in Italia . Nel trattato che fi fece tra i due Re, fu detto, eh’Enrico manderebbe in Guienna nel mefe di Aprile 1512. fei mille fanti, di mantenerveli a fue fpefe , e di non richiamarli fenza il confenfo del Re di Aragona. Quelli fi obbligava reciprocamente a fomminidrare 50.0. uomini d’arme, 1500. cavalli leggieri, e 4. mille fanti alle.medefime condizioni: che ognuno dei due Re metterebbe in mare una flotta con 3. mille buoni faldati oltre i marinaj : che Ferdinando fomniini-drerebbe 40. vafcelli a un prezzo ragionevole per il trafporto delle truppe Inglelì ; che fe le truppe alleate prendelfero qualche piazza in Guienna, o altrove, ella farebbe data.a quello dei due Re , il quale vi avelfe pretenfioni anteriori. II Re Enrico comunicò ai fuo Parlamento il dì 4. Febbraio la rifoluzione da lui prefa di far guerra alla Francia,/ e il Parlamento gli accordò un groffo fuffidio . E come il pretedo. di queda guerra era la difefa dell’ autorità del Papa contra il Concìlio di Pifa, Enrico aderì al Concilio di Laterano oppodo a quel di Pifa, e vi filando fuoi ambafciadori. Poco dopo, fece imbarcare le truppe dedinate alla conquida della Guienna . L’armata da terra era comandata da TommafoGray Marchefe di Doriet, e quella da mare da Eduardo Howart primogenito del Conte di Surrei. L oggetto di Ferdinando in queda lega non era in yerirnjConto la 'conquida della Guienna, ma del regno di Navarra. Egli occultò quanto;potè la fua intenzione, ma il Duca di Alba General delle truppe Spagnuole in vece, di andar ad xxxvi. Sì rinnova la pace tra la Francia, « 1’ InghII. An ijìOv XXXVII. Il Re d’ Inzh. fa le-, ga col Re di Spagna ed altre potenze cantra laFiaii^ XI1./ XXXVIII. Guerra contra la Francia . ^<7. T.zfii t. XIV.,