288 STORIA UNIVERSALE zìo il dì 2. Febbrajo nel palagio della città, ov’ egli fi difefe con molto coraggio, finché fu tratto di pericolo da un ufiziale del Duca di Savoja, il quale lo condulfe al caftello . Egli prefto ne ufcl col Conte di Lignì, ed altri ufiziali, per andar a difendere 1’altre piazze del paefe . Lodovico entrò il dì feguente in Milano, e vi fu ricevuto con gran dimoftrazioni di allegrezza. Pavia, e Parma imitarono l’efem-pio di Milano, e tutto il paefe fi follevò contrai Francefi . Lodovico lafciando una parte delle fue truppe al Cardinal Afcanio per continuar l’alfedio del caftello di Milano, partì con le fue truppe migliori, e andò ad alfediar Novara, la quale dopo alcuni giorni di difefa capitolò, e la guarnigione forti per efière condótta a Mortara. ,LXXXVI- La nuova di quella rivoluzione fece affrettare il foccorfo , il quale il Re Lodo-monedìaLo-vL° mandava in Italia . Al principio di Aprile io. mille Svizzeri, 6. mille fando vico Sfar- ti, e 1500. uomini d’ armeavendo palfati i monti fi adunarono a Mortara, e Lo-MiiTno3 dl dovico della Tremoglie, il quale li comandava, marciò fenz’arreftarfì a Nova-An. 1500. ra col difegno di prendere Lodovico per mezzo degli Svizzeri della di lui armata, Gutaiard. j capitani de’quali eranfi occultamente convenuti con quelli dell’ armata Francefe. Lodovico n’ebbe qualche fofpetto ; ma il foccorfo, che egli faceva venir da Milano, effendo flato arreftato dai Francefi fulle fporide del Telino, nè ifuoi Svizzeri volendo combattere contra i loro compatrioti, eh’ erano nell’ armata Francefe, e perciò ritornando al loro paefe, Lodovico fi nafeofe tra elfi in abito di Svizzero. Ma egli fu conofciuto , arreftato, condotto a Lione, e ri.nchiufo.nel caftello di Pietra incifa. Quello Principe morì nel caftello diLoches nel 1510. La fua prigionia determinò il Cardinal Afcanio fuo fratello a levar l’alfedio dal caftello di Milano, ed a fuggirfene con li capi della fazione Gibellina ; ma egli fu fimilmente arreftato a Rivolta nel Piacentino, e dato ai Veneziani, li quali lo fecero trafportare a Venezia. Il Re Lodovico lo rivendicò per elfere flato prefo nelle fue terre . La città di Milano , e le altre rientrarono fubito in dovere, e il Cardinal d’Amboife condannò i Milanefi ad una pena di 300. millefcudi, de’ quali lor ne rimife poi due terzi. Carlo di Amboife fratello del Cardinale fu fatto Governatore del Ducato di Milano , e i Generali Francefi ritornarono in Francia. Lxxxvii. n Re Lodovico prima d’impegnarli nella riconquifta del regno di Napoli fece iì' Franci",3 amanza col Re di Spagna, l’Imperadore , e il Papa, acciò non 1’attraverfalfero r ìa-Spagna’. nella guerra, ch’egli voleva fare al Re di Napoli Federico. La Spagna, eia Francia per il trattato, che infieme conchiufero, e il quale fu ratificato a Granata /. dal Re di Spagna il dì 11. Novembre 1500. dovevano dividerli le provincie del regno di Napoli, coficchè la Spagna avelfe la Puglia e la Calabria, e il Re di Francia Napoli, e l’altre città del regno . Il Papa s’impegnò di dare al Re Lodovico XII. l’inveftitura del regno di Napoli, e al Re di Spagna quella dei Ducati di Puglia, e di Calabria, e i due Re gli promifero di aumentare la di lui potenza temporale, e le ricchezze del Duca Valentino fuo figliuolo. Finalmente ì’Imperadore, o il Re dei Romani, ricevè del danaro dalla Francia, e fi ftabilì il matrimonio della Principelfa Claudia di Francia figliuola del Re Lodovico XlL con Carlo Duca di Lucemburgo, il quale fu poi 1’Imperador Carlo V. Prefe in tal guifa le mifure,il Re Lodovico fece operar la fua armata di terra comandata dal-l’Obignì, e dal Conte di Cajazza, nel mentre che l’armata navale fotto gli ordini