LIBRO CXXXVU'L di 17. di Marzo i Greci {limarono aver trovato un efpediente per conciliare i {entimemi dei Greci e de’Latini, dicendo con S, Maffirao , che lo Spirito Santo procede dal Padre per il Figliuolo . L’Imperadore fu quello , che propofequell’efpe-diente, il quale fu approvato da tutt’i Greci fuorché da Marco diElefo, e dall-Are ivefcovo di Eraclea. Nell’ottava feffione tenuta il di 21. Marzo 14^9, Giovanni Provinciale dei Domenicani moftrò con S. Bafilio, che lo Spirito Santo-trae il fuo edere dal Figliuolo, come dal Padre, ma però1 che il Padre è la fola caufa del Figliuolo, e dello Spirito Santo ; il che egli provò ancora co’ Padri Latini. Egli foftenne, eprovòlamedefima cola nella nona feffione tenuta il di 24.. Marzo, e l’appoggiò co’tefti della Scrittura, e teftimonj di Padri del 3.4. e 5. fecolo-, che vilFero lungo tempo avanti lo feifma di Fozio , e de’ quali la dottrina fu fempre tenuta per ortododà dalla Chiefa Greca. Dopo avere in tal guifa parlato nelle fedìoni 8. e 9. per otto ore , diede in ifcritto il fommario del fuo difeor-fo, acciò i Greci pokefsero efaminarlo con comodo . Edi l’efaminarono nelle loro ademblee particolari , ed edendo difeordi i pareri lxviii. l’Imperadore fece tutt’ i fuoi sforzi per levare le difficoltà , che formavanfi contra °;ier l’unione. Dopo due meli di maneggi, ne’ quali Bedarione Vefcovo di Nicea, e provata mi Georgio Scolario provarono , che la dottrina dei Latini era conforme aquellade- Latini e gli antichi Padri Greci, fi convenne finalmente di formare una Cònfedìone di fe- ^'*cl r;/;< dela quale fu approvata dal maggior numero dei Greci, e da tutti i Latini. Ec- twxr. cola. tA nome della S'antiffìma Trinità, Padre, Figliuolo , e Spirito S. Noi Latini e Greci Piamo dh accordo in quefta fanta unione di quefte due cbiefe , e confejftamo r che tutt' i fedeli Criftiani debbono ricevere quefta unità di fede q che lo Spirito Santo è eternamente dal Padre e dal Figliuolo, e che da tutt' eternità egliprocede dall' uno e dall' altro come da un foto principio, e da una fola produzione, che- chiamaft- fpira-pione. Noi dichi ariamo-ancora, checiò, che dijfero alcuni SS. Padri, che lo Spirito; Santo procede dal Padre per il Figliuolo, dev' effer prefo in maniera, che sintenda per quefte parole, cheli Figliuolo è come il Padre, e unitamente con lui il principio, dello Spirito Santo. E perchè tutto ciò, che ha il Padre,. esdi lo comunica a fuo* Figliuolo , eccettuata lapaternità , la quale lo diftingue dal Figliuolo, e dallo Spirito Santo, cosi da fuo Padre il Figliuolo ha ricevuta da tutt' eternità quefta virtù produttiva , per la quale lo Spirito Santo procede dal Figliuolo come dal Padre .■ L’Imperadore Giovanni Paleologo non perdeva di villa in tutto ciò il fuo og- T xlx; getto principale, il qual era il foccorfo , di cui avea bifogno contra i Turchi. Pri- Trattato tra ma che fi fottoferivedé la Confedìone, volle afficurarfi della parola del Papa, il qua- 51 ?2Pa e l’ le gli mandò tre Cardinali per fargli quelle promede . 1. Che fua Santità fommini-Arerebbe ai Greci tutta la fpefa necelfaria per il loro-ritorno. 2. Che manterrebbe Covai. ogni anno 300. foldati e due galee per cuftodire la cittàffii Coftantinopoli. H Che le galee, che .portavano i pellegrini a Gerufalemme, anderebhono prima a Coftantinopoli. 4. Che quando l’Imperador Greco avede bifogno di 20..galee per'6-meli, o di dieci per un’anno, il Papa-s’impegnava a fomminiftrargliele . 5. Che fé' avede anche bifogno di truppe da terra-, il Papa folleciterebbe vivamente i Principi Criftiani di Occidente a.fomminiftrargliene. Dopo ciò l’Imperadore fece adunale 1 Greci.il di 3. di Giugno' 1449- i quali acconfentirono fenza ftento a fotto-icnyerelaFuddetta Confedìone di fede, la-quale fu letta il -di 8.. Giugno in Gretoed. in. Latino con Papplaufo.- delle due parti ; e fi abbracciarono fcambie- vol-