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ì Turchi, li quali trovarono non lungi carichi di bottino, e di fchiàvi : li affali-rono, li fugarono, e,ricuperarono il bottino, e gli fchiavi. Halibec fi ritirò a Sinderovia, ove avendo ammalati 4. mille cavalli determinò di far una nuova irruzione nella Tranfilvania , ma il Governatóre di quella provincia fugò di nuovo Halibec.
Intanto il Re. Mattia trattava fottomano con 1’ Tmperadore Federico per lo xxxv.. rifcatto -della fapr'a corona di Ungheria. Giovanni Vefcovo di Varadino accor-dò di dargli 70. mille ducati. I Grandi di Ungheria fi lagnavano , che fenza loro e reftnJh a partecipazione fi traftaffe un affare, il quale non poteva effere conchiufo che nell’ affemblea-degli fiati. Il Re Mattia dunque adunò i Signori a Varadino, e lór prò- IXi pofe l’affare della guerra contra i Turchi, e quello della corona reale . Quando fu Banfi p. prefa la rifoluzione di rifcattar la corona, fi nominarono fette ambafciadori per andare a riceverla. L’Imperadore era allora a^Neuftad, e gli ambafciadori a-ve-ndo accordato il prezzo fi chiamò Ladislao Paloeio per riconofcere la corona, perchè dicevafi, che l’Imperadore n’aveva fatto fare una totalmente fimile, e die voleva dar la falfa., e tenerli la vera . Paloeio conofceva perfettamente la vera a certi Pegni, che vi erano. Egli la riconobbe, e.fece venire gli ambafciadori per riceverla ;, e nel medefimo momento che fu data la corona, fu sborfato il danaro ..
Fu anche allora fiipolato il trattato di pace e di alleanza,. e dato alle parti. Il trattato diceva,. che Federico terrebbe Mattia come fuo figliuolo, e che Mattia ri-fpetterebbe.Federico come fuo padre :, che fe moriva Mattia fenza figliuoli, il regno di Ungheria gii farebbe devoluto . In tal guifa la facra corona fu reftituita agli Ung'heri dopo effere fiata'24. anni nelle mani dei Principi Ahftriàci.
Il Re Mattia era allora ne’ contorni di Sirmio,. e faceva guerra ai Turchi. A- xxxvi.. vendo intefo 1’arrivo della fanta corona determinò d’impoffeffarfi di Jaicza cittàjaicPae<a dl fortiffima, di cui eranfi impadroniti i Turchi per forprefa .. Sapeva -, che gliabL Ad. ^ór-tanti di Jaicza portavano con’grànd’lmpàzienza il giogo dei Turchi , e aveva in- Bonf telligenze nella piazza . Egli dunque pafsa prontamente la Sava, e per una marcia precipitofa fi prefenta fotto la piazza , e la prende fenza refiftenza ; ma fu obbligato a far l’affedio delia cittadella difefa da una numerofa guarnigione di Tur-chi. La citta fu prefa il dì 1. di Ottobre, ma là cittadella non fi arrefe che'.il dì 1 6..
Dicembre 1463. Arambec Governatore della città con 250. cavallifeguì il Re a Buda,, e volle affiftere alla cerimonia di fua incoronazione, la qualelì fece a Belgrado il dì 30. Marzo 1464. Il Sultan Maometto appena intefe la prefa di Jaicza,, che fece prontamente marciare 30. mille uomini per ricuperarla. Egli determi--nò di sforzare la guarnigione e gli abitanti a renderli col non dar loro alcun ri-pofo nè giorno, nè notte j e diftribuendo le fue truppe in maniera, che poteffero combattere tre giorni continui. Quando fu ..affai grande la breccia, fi diede un affalto generale, ma i Turchi furono rifpinti con perdita, e avendo ■ intefo che il Re Mattia era in marcia per venire alfoccorfò della piazza-, levarono l’affedio, e abbandonarono le loro macchine, e il loro bagaglio..
All autunno del 1464; il Re di Ungheria pafsò la Sava con la fua armata, edxxxvm. entrò nella Servia,. enella Bulgaria, ove affali e prefe Zébernich ; ma fu cofiret- ^au^^auicc^’‘ to a levari affediodiZoirnich , avendo intefo, che il Sultane» leniva a fòccotfo An. m64. della piazza con un’armata di 40. .mille uomini. Egli ripafsò dunque la Sava , Banfi Dee,. edì accampò ne contorni di Sirmio 5 e avendo adunati gli fiati a.S-egèdino vi prò- 4
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