PREFAZIONE.’ Llorché nel Secolo XV. riforfero le Lettere , per ope-va maffìmamente degl' Ingegni Italiani, e maggiormente poi andando innanzi , non ci fu , chi non conofcef-fe , e deploraffe i mali effetti dell Ignoranza de Secoli barbarici „ Le belle Arti , e le Scienze , già nè tempi felici coltivate da Greci , e Romani , dappoiché per le invafoni de Barbari mutò faccia non meno il governo y che i cofiumi , e gli fiudj delle piu nobili Pro-* viarie dell Europa caddero in difpregio o difufo ; prefero allora piede le favole y i falfarj y le ufan-ge biaftmevoli , e fin le fuperfìi fieni . Contrariarono ben dopo il Mille eccellenti Ingegni a rifufritare , e maneggiar la Filofofia , e Teologia y che da tanto tempo giacevano incolte • ma non con quella efattecqga ,, che occorreva r parte per difetto dì Libri , parte per troppa venerazione ad Ariftotele, ed ai Filofifi Arabi. Vennero finalmente' tempi migliori per le Lettere / e quantunque non fia tolta la ruggine di què Secoli infelici , pure poffiam dire , che tutte l Arti y e le Scienze un tal depuramento , accrefcimento , ed avvenenza da tre Secoli in quà hanno acquifiato , che non può, gareggiare col prefente loro fiato né pur l' antica Grecia: , che tanto feppe , e tanto vide . Ma che ? Han tutte le cefe umane il lov diritto , e rovefeio , e fon pofie fra il difetto , e l'eccef-fo . Di gravi pregiudizi recò una volta I Ignoranza ~ degli altri ne ha prodotto anche il Sapere , e'I progrejfo delle Scienze . Son già cor fi cento e trenta anni , che Al effandrò Tuffimi , celebre Scrittore , e Poeta Mode-tiefe nel Lib. VII. de' fuoi Penfieri formò un pàuifito , cercando , fe le Lettere , e Dottrine Gena neceffarie nelle Repubbliche, e a’ Principi,, ed alia Gioventù / e vivamente ritoccò i perverfi effetti , che poffono indi provenire . A molti Letterati , e fpe%ialmente agli appellati grandi Maeftri in diviniti y ficcarne alti efiimatorì delle lor merci y diede forte occajion di fgridare un Parlar così fprezgante delle Lettere , e ne fecero doglianze . Per quanto ho io avvertito- nella- Vita di ejfi Raffini , egli rifpondeva : Le Lettere fono indifferenti al Rene , ed al Male . Mia intenzione non è di biafimar la natura della cola , ma 1’ abufo ,. che fe ne può fare , e fi fa. Vero è , che le Lettere nelle Volontà ben inclinate aggiungono agli Uomini perfezione ; ma. che le Lettere facciano la buona inclinazione, quefto lo niego ; ed aggiungo di più. , che agli animi mal difpofti accre-feono malizia . Anche i cibi ,, che non fon cattivi di lor natura , negli ftomachi male affe.ti fi convertifcono in putredine.. Così egli r e faggia-mente : per nulla dire di qualche Declamatore , che ha trattato fpropofita-tamente, della Vanità delle Scienze . 2. Pur A 2