Di Lodovico Antonio Muratori. 27 j, che fia poca ; e una fola parte del tutto , sragione del Corpo cor-„ ruttibile , che aggrava 1’ Anima . E crede nell’ Evidenza di qualfivoglia ’’ cofa a i Senfi , de’ quali per mezzo del Corpo fi ferve 1’ Animo noftro ; „ imperciocché più miferabilmente s’ inganna , chi penfa non doverfi mai „ predar fede a i medefimi ” . Ecco fe il Pirromfta ha bene fiudiato Sant Agoftino . 5. Per quello poi che riguarda la mutabilità del Cavallo , e dell’ altre cofe , con giungnere fino a dire , che niuna di efse efifte : quello è un giocolino d’ Ingegno , il quale ancora s’ è veduto falire ne’ facri Pulpiti col Quotidie moritur di Seneca . Si sfiata quei buon Oratore per provare che ogni dì moriamo , nè fumo oggi quel che eravamo jeri ; e intanto il povero Popolo fi va tallando il capo , il petto , le braccia ec. per timore di non trovar più se llefso , ma con accorgerli poi chiaramente non folo di efsere , ma di efsere quel di prima . Si rillrigne dunque tutta quella fofifti-ca declamazione a provare , che fi vanno fciogliendo o mutando varie particelle negli Animali ; ma quello non fa , che fi muti il Tutto , nè che fi cangi l’Individuo , fe non quando la Morte atterra daddovero l’edifizio . Negli Accidenti, per parlare all’ Arilloteiica , fiegue la mutazione ; ma non già nella Sollanza . E per toccare con arano quella verità , balla ofservare, che quel Cavallo ha oggi quella teila , quelle gambe , quel cuore e pulmo-ni, quel piè balzano , che aveva jeri . Egli come jeri , così oggi fi ricorda della fua Ralla , di quel palio , dove tanti anni addietro corfe un pericolo , o pur delia ftrada tante volte da lui fatta , e dove egli voltava &c. Ecco dunque , che non fi è mutato il Cavallo . E tanto più fi conofce in noi altri Animali Ragionevoli. Se Monlìgnore Huet , a cui , per quanto io fofpetto , indebitamente fi attribuifcono quelle fofiilichiere Pirroniané, copiate di pelo da Sello Empirico non folle fiato oggi quel che era jeri , ed era molti anni prima : avrebbe egli ritenute le idee della Suezia , di Verfa-glies , e di Parigi , dove era fiato ? Sarebbefi forfè confervata in lui la memoria di tante cofe da lui aicoltate , lette o vedute ? Quella certo egli la confervava : Adunque il fuo Individuo , il fuo Capo , e l’altre parti importanti del fuo Gorpo non aveano patita mutazione alcuna , fe non accidentale . Quel che è più non folo s’ ha Certezza perfetta dell’ Efiflenza d’ innumerabili oggetti ; ma ancora fuccedendo qualche fenfibil mutazione in effi, noi perfettamente poifiamo conofcerla , e ne fiamo afficurati o da i Senfi , 0 dalla Ragione . Era a noi noto in gioventù un Uomo , ora il troviamo vecchio; prima camminava ritto, oggidì 1’ olferviamo zoppo o curvato ; e cosi dilcorrendo . Per 1’ ordinario non falliamo in conofcere ciò , che è cangiato in lui , ficcome nè pure in quello , che fuccede negl’ Infetti tramutati nell’ Acqua agghiacciata , e in tanti altri Corpi animati ed inanimati. Guai fe folle vera e fufianziale la Mutazion giornaliera di noi immaginata da quelli begl’ Ingegni , voglio dire da quelli .Mercatanti di Sofifmi : ditemi un poco , che farebbe il Mondo ? Un paefe d’ inesplicabil confufione , ed inganni. Ma Iddio ha formato in guifa le fue Creature, che della loro D 2 Efi-