24 Delle Forze dell’ Intendimento Umano Trattato altra , va innanzi quello protettore del Pirronifmo . Ma fi risponde j ché quantunque ad alcuni paja difectofa la fudetta Definizion dell’ Uomo , e che vi fi richiegga qualche difiintivo di più ; tutta via bifogno alcuno non ci è , che V intelletto faccia gran viaggio per conoicere la convenienza dell* Uomo col Cavallo nel Genere. Noi evidentemente- conofciamo , efsere il Cavallo un Corpo organizzato , femóvente , e dotato di vita , che ha udito villa j odorato &c. ha cuore , mufcoli , vene , (angue circolante , mangia , bee, dorme &c, percofso o ferito fi risente , fi duole , fi rallegra , e può morire &c. genera altri fuoi parti &c. Dì ciò Piamo aificurati dalla Spe-rienza di tutti i Secoli, e dall’ uniforme parere di chiunque conofce il Cavallo . Tutto quello noi del pari troviamo nell’ Uomo ; adunque è evidente la fomiglianza e convenienza del Cavallo coll’ Uomo nell’ efsere , e Genere d’ Animale . -Oh , fecondo il Defcartes , il Cavallo non fente , il Cavallo è un’ automa . Qtù fi vuol ben confefsare , efsere molto fcura la quiilione dell’ Anima de’ Bruti ; concorrere nondimeno tal copia di. ofservazioni (opra il coftituito e (opra le azioni d’ effi , che fembra un giuoco d’ Ingegno il pretenderli automati. Tuttavia fieno , o non fieno effi tali, fempre farà vero, eh’ effi convengono coll’ Uomo nel Corpo loro Fifìco , e in tante funzioni poco fa annoverate . Che importa poi, fe noi non fappiam di certo la maniera di quelle funzioni ? Non han già difficoltà i Cartefiani ad ufar il nome di fenfo a fenfazione , anche parlando de’ Bruti. Ma quand’ anche fi negafse loro quella proprietà , ne Seguirebbe folamente , eh’ elsa fi dovrebbe deludere dalla Definzion dell’ Animale , e fempre llarebbe falda la fo-miglianza e convenienza del Cavallo coll’ Uomo in tanti evidenti fuoi organi , movimenti , ed operazioni. 2. Quanto alla Differenza, per cui 1’ Uomo è dillinto dagli altri Animali s confillente nell’ efser egli dotato di Ragione, o vogilam dire della Facoltà di raziocinare : il Pirronifta ci vien dicendo , non effere noi certi ed affìcurati ,/e t Uomo abbia la Ragione , e poffa formare il Raziocinio . Ma quello è un burlarli sfacciatamente degli altri Uomini, perch’ egli fa, altro non farli da lui da capo a piedi col fuo Libro , fe non Raziocinare, benché con metodo affatto Sofillico, per mollrare la fievolezza del nollro Intelletto , e che non fi dà nel Mondo Certezza perfetta di colà alcuna. Chi andafse pafsegiando , e negafse il moto , o ne dubitafse , certo fi meriterebbe che il mandaffimo à farfi curare. Non ci venga egli dunque a dire , che fi può dubitare, fe 1’ Anima umana pofsa formar Raziocinio, perchè quella è una contradizione col fatto proprio. E noi miriamo tutto di non meno i dotti , che gl’ ignoranti, e non meno i coki Cittadini, che i rozzi Villani, argomentare lenza ufar forma alcuna di quegli argomenti , che propone la Logica artificiale : cioè , ricavare da un principio o fi a da una Maffima certa altre propofizioni e cognizioni’, e la conneffione, e convenienza o difeonvenienza delle cole , per fervigio della lor vita , e delle lor arti : frutto quotidiano della lor Logica naturale , cioè della Ragione , comune agii Uomini tutti più o meno , fecondo il vario vigor degl’ Intel-