Di Lodovico Antonio Muratori. 93 ufizio de i Piedi ; ma quefte oollegate colf Occhio, e colf Intellettoformano , fecondo le regole di varie Attiun infinità di lavorieri, che liana coftretti a coufeffare non immaginari, ma veri , ed infieme utili o ne-ceffarj, oppur dilettevoli alla noftra Natura. Così gli Òcchi da sè foli mirabilmente tutto dici afiiftono per farci difcernere la varietà degli oggetti,-e la lor convenienza, e difconvenienza con tutta Certezza , 'e ci ajutano a leggere , a fcrivere , ed a tanti altri bifograi con provarne noi tanti infallibili utili effetti. La Lingua anch’ella colla voce , e colle parole ci ferve per comunicare ad altrui con effetto indubitato i noftri penfieri ; e in oltre per la Mufica , e per altri effetti, che fono innegabili. Eppur fi. trova, chi godendo di tanti benefizj., procedenti dalla, fomma liberalità di Dio , non li ricoriofce per quel che fono , ed arriva a chiamarli malefizj, con dipignere i noftri Senfi come organi capaci di effere fempre infedeli, ed ingannatori , fenza badare alle orride confeguenze di sì ftrana preteri-fione . Figuratevi un’Uomo formato fecondo il fuddetto fuppofto, cioè che fempre s’mgannafte : da un momento ali altro egli commetterebbe ¿riordini, e fciocchezze eftreme; fi tirerebbe addoffo una folla di mali; peggio ia-rebbe y che gli ordinar) Pazzerelli degli Spedali e fe non foffe ' tenuto in 'buona guardia , impoflìbil fora, che ad ogni tratto non incontraffe'la morte . Certamente non fi può trattener la collera contro di chi , in vece d’ impugnare un sì moftruofo fuppofto , fe ne vuol oggi,far belìo per ifere-ditar» la Natura umana , fenza por mente , eh’ egli fcredita nello fteffo-tempo anche la divina ,*la cui Bontà , e Beneficènza, là cui Sapienza , e Veracità, inefeufabile è chi non la riconofcé ed adora; ed empio è, e de--gno di ogni obbrobrio, chi arriva a negarla .. 2. Crefce poi l’ingratitudine del Pirronifta ve rio Dio, allorché, fi sforza di deprimere , anzi di annientare 1’ infigne dono da lui fatto agli Uomini con provvederli della Ragione, o fia dell’ Intelletto , e della Menté y privilegio , per cui l’Uomo fi avvicina all’ effere degli Angeli . Quella tanto riguardevol Facoltà ed abilità dell’Anima per peniare, intendere,'riflettere y ed argomentare , evidente cofa è che appunto viene a noi data da Dio , acciocché facendone buon ufo , troviamo il Vero , e fchiviarn.0 il Falfo ; e fe non fi può in affaiifimi cafi raggiug-nere il Vero e Certo, almeno fi ravvifi quel che è Probabile , e «Verifimile . Ampia è la fchiera delle Verità, che ì’Anima apprende per via de i Senfi: e ca-fo mai che quelli fallaffero nelle loro ambafeiate y appartiene all’ Intelletto 1’ efaminarle e correggerle. Non A minor l’altra fchiera delle Verità, che chiamiamo Intellettuali , perchè {coperte dall’ intelletto per via della Rifleflione ,• Aftra-zione , Argomentazione-. Ora mirate,- come lo feonofeente Pirronifta tratta l’umana- Ragione , e tutti- i fuoi- mirabili effetti , con rapprefentar 1’ Uomo Incerto, e dubbiofó in tutti i fuoi intendimenti,- e raziocinj ; e tale , che non sa, fe egli fra fi-tuato in un vero , oppure in uno incantato Palagio , e Giardino.- Ma coftui, da me fuppofto perfona dotta, e molto erudita , a chi ha egli obbligazione , fe non alla fua Ragione per avere impa- ■