Delle Forze dell’ Intendimento Umano Trattato* molti, altri, che- Afliomi. fono- appellati nella Filofofia, la Certezza, e Verità dei quali viene’ immediatamente ravvifata dalla Mente gor tal chiarezza , che- bifogno non ci è di alcuna Dimoftrazione per provarla , nè a noi reità briciolcffoh dubbio* intorno* a ciò.. Tale è il dire-. £’ impojfibile * 'che- la fieffa cofa nel me defimo- tempo- fiàfi e non. -fta principio*,. di cUìfag-> giamente fi fervirono prima il Leibnizio T e pofcia il Wolfio come di primo, certiffimo- fondamento di ogni dimoftrazione « Che. il Tutto è maggior- della fùa Parte- ; che- due- e tre- fanno- Cinque ; che un Triangolo- è di-ver fi- da-un Cerchio;- che-ciò» che fi muove,- non tipofa , e firn ili» Anzi nella, foefle Idee- delle cofe- efterne- , che ci vengono* rapportate dai Senfi , l’Intelletto* per lo. più riconofce.- tal. Chiarezza, 'ed Evidenza che non gli è* permeilo, di •dubitarne ,, nè gli occorre efa-me o pruova. alcuna per. chiarirli della lor Verità . Puoflì egli mettere in dubbio, fe l’Idea del Bianco fi» diverfa da quella del Nero ?, fe differente l’Idea di un Uomo da quella di un Cavallo ? La noftra Ragione intuitivamente , come dicono i Filofófi, riconofce in un fubito la difconveniènza di- tali Idee ; ficcome. in altre im-snantenente rawifa la convenienza« 3. Perciò fi dèe crédere , come ancora giudicò S. Agoftìno, che parlino-per ifcherzo'*,. e folamente per .una bizzarra vanità di contraffare coloro, che fi dichiarano* nemici della Ragione , valutando per nulla le fue forze,, e mettendo in dubbio* qualfilia piu fondato Raziocinio dell’ Uomo... Certamente noi. tutto dì inferiamo- da una Verità uh altra ; e data in noi uh Idea chiara di qualche- cofa-', ne deduciamo con ficurezza dell’ altre ..Quel pofcia che facciamo1 noi, lo fa e crede anche il Pirronifta., fe egli vuol parlar?.- core fincerità.. Dimandate al " Pi-rronifta, fe quando parla , quando fcrive-, intenda dàddovero il fignificato di quelle parole . Se diceffe di averne dubbio^, merita fubito il fuo. Libro, di e fière bruciato. r perchè fattura di chi non fa ficuramente * fe affermi*, o fe- nieghi., nè se le fue. parole es-primanoh concetti delia fua tenebrofa Mente. Nella fteffa-. maniera da che-lìant convinti dalla Speriensa di tanti- Secoli., e di tante, pruove , e dal? univerfal confentiménto degli Uomini;, die tutti i Corpi fublunari. gravitano verfo il centro- dèlia Terra, che altri- credono tirati dall’ Attrazione: Newtoniana, per coftituzione di quel fapientiffìmo Artefice r che ha, formato il Tutto con mirabil ordiney chiedete- al Pirronifta., fé egli creda, che un fallò. lalciato- andare liberamente- per 1’ aria da una Torte.,, 6 da uri altra rupe, farà portato- ali’ insù, o-pure ali’ ingiù.. Egli in fua confcienza, e fenz-a dubitazione’ alcuna, faprà, che quel falfo-piomberà. all’ ingiù .- E cafo eh’ egli ofaffe di dire-, che he dubita r miratelo fiflò in faccia,,. e pregatelo di non burlare, ma di parlare fui fedo-. Se egli tuttavia perfifte fo offerir che ne dubita ,, vi avete- tofto a condolete con lui., perchè manife-ftamente- fi feorge:, che- qualche fconcerto* fi è fatto- nel meccanifmo del filo cervello, ? che un Villano rozzo nefa più di quelli ridicolofi Fftofofi, trattandofi; -di una cofa., in cui è impoffìbile.-, che il giudizio dèli’ Uomo» s’ inganni. Che se il Pirronifta- torna-al fuo folito- giuoco con. dire di efferfi • ■ tante