s 2 Delle Forze dell’ Intendimento Umano Trattato. sa fi accordano fra loro . S’io dico e tengo per fermo , che nel Meriggio fereno riluce il Sole : ci farà egli pedona , che provveduta di occhi non affermi francamente lo fletto ? Un folo cieco, un pazzo , un farnetico potrebbe negarlo. Propongafi fino ad un fanciullo , le fia più grande un intero Pomo , o Focaccia , che la meta o una parte di effo : vi farà conofcere , che aneli egli conoide quella Verità . Mettete in fine i dotti a leggere una Storia fcritta con lodevol chiarezza in linguaggio da loro intefo : ognun di ehi confedera, che indubitatamente capifce ciò che vuol fignifica-re quello Storico colle parole di Re di Francia , di Spagna , di esercito y di cannone ì dì afsedio ec. e che quivi fi racconta una battaglia , le Nozze di un Principe , la caduta di un Favorito, un tradimento ec, Ecco un infinità d’ Idee chiare , eh’ elfi ricevono da quel Libro , niurj di effi potendo negare , che quell’ Autore voglia dir quello, o quello : altro poi effen-do , che la narrativa de i fatti contenga , o non contenga verità , perchè quello appartiene ad un’ altra ifpezione , Ed ecco che quantunque fi ammetta divc-nì tà fra le tede degli Uomini. Dio nondimeno ha così ben regolata la formazion di effe , che tutti concorrono a conofcere, affermare , e negare ciò ch’è neceffario od utile alla cognizion nollra , al commerzio umano, ed all’iilruzion de’ viventi, affinchè fi poffa fchivare il Male, ed eleggere il Bene : Il proverbio quante teste tanti pareri ì fi riduce alle cole contingenti, e ad altre , delle quali abbiam fittamente Opinione : molte lenza fallo , ma in niuna parte comparabili con tante altre , che tutti apprendono, e tutti confeffano fenza discordare fra loro, 8. Ci vien ancora dicendo il Pirroniila , edere dubbiofa la fedeltà dell’ Intelletto) o fia dell’ Intendimento umano, perchè ci è ignota la di lui natura , non fapendo noi, come le Immagini delle cofe paflìno al Cervello, e vi s’imprimano : nè in qual maniera quelle fi facciano Sentire all’Anima; e molto men fapendo noi la natura del noftro Intelletto , e in qual parte del noftro Corpo effo rifieda . Per ben comprendere la natura dell’ Intelletto, ci vorebbe un altro Intelletto . Così egli Senza voler riflettere ( il che pure è faciliflìmo ) poter noi avere una perfetta Certezza deli’ Efiflenza delle cofe, fenza che arriviamo a conofcere la ìor natura , le lor cagioni, e tutte le fue Proprietà . Chiunque non è foreftiere nel Mondo , sa , conofce , e confetta , che la Calamita tira il ferro ; che 1’ ago calamitato nella Buffola guarda il Polo; che fi dà Flutto, e Rifluffo del Mare , e fimili altri naturali oggetti. Chi è mai sì profuntuofo o dimentico di sè fteffo , che ofi negar quelli oggetti, perchè non ne conofce la natura , e non ne sa allegar le precife cagioni? Nella fletta guifa non-ci è cofa più certa al Mondo, quanto 1’ Efiflenza del noftro Intelletto , e della fua abilità a conofcere le Immagini , impreflè nella Fantafia per via dei Sehfi, o della Riffeflione , e la forza di penfaree di didurre da un principio certo la Certezza di altre Verità . Ma effendo quello Intelletto , o fia quella Mente , una So-ftànza fpirituale , ed abitante nel chiufo gabinetto del Cerebro noftro , senza che i Scafi ce ne pollano dare contezza o Idea alcuna : non è a noi per- metto