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202	Della Perfetta
f<*) .£ alla perfezioni loro non trovo che manchi , fe non un oggetto piti degno che non e la feimninil bellezza . ) Anzi effere 1’ oggetto delle fue Canzoni dette le forelle , la fem-minil bellezza , è appunto fa fua perfezione . Poiché la fantafia è motta più da quelle cofe fenfibili , e piatenti , che dalle invifibili , ed attratte , le quali in fe flette fono le vere e le perfette effenze , laddove quelle noftre fono ombre , e fvanite orme di quelle . Anzi 1 amore fletto divino , di cui niuna cola è più perfetta , bifogna che accatti nella Poefia le immagini da quelli nottri baffi amori terreni ; poiché uomini'fiamo , e abbiamo l’immaginazione ripiena <K quelle cofe umane , e mortali , dalle quali ci folleviamo alle divine , e immortali . E più. toccano quelle che quelle , l’ordinaria fantafia , e la comune immaginazione degli uomini , e nella fantafia regna la Poefia facoltà imitatrice . Un Teologo vide una volta il famofo	ditirambo del	Redi , e ditte	che	quello	ingegno,farebbe	flato	meglio impiegato , fe fi fotte	volto	a mettere in verfi cofe	più	alte ,	e teologiche .	Tutto	bene : ma
non farebbero fiate cofe così adatte alla poefia , che benché ila, (come dottamente dice l’autore di quella opera	della	perfetta	Poefia Italiana	) porzione	della politica	,	e fi	debba indirizzare a .giovare ;	tutta	la fua	maniera , e’1	fuo	modo	è di dilettare	;	e le	materie a i
fenfi e alla fantafia dilettole , ed amene volentieri ella abbraccia , e volentieri in quelle è udita .	,	-
!• T) Erchè (a) la vita è breve,
JL E 1’ ingegno paventa all’ alta imprefa ,
Nè di 1 ni, nè di lei molto mi fido,
Ma fpero, che fia intefa
La dov’ io bramo, e la dov’ effer deve
La doglia mia, la qual tacendo io grido .
Occhi leggiadri, dove Amor fa nido,
A voi rivolgo il mio debile itile,
Pigro da fe , ma il gran piacer lo fprona.
E chi di voi ragiona,
Tien dal fuggetto un’abito gentile ,
Che con 1’ aie amorofe Levando il parte d’ogni penfier vile:
Con quelle alzato vengo a dire or cofe C’ ho portate nel cpr gran tempo afcofe „
Perchè la vita Sic. Veramente potrebbe, effere un poco piti fpsdito il pria-tttpio del cammino , arrefìandofi chiunque attentamente legge , a non ifcoprir toflo una chiara armonia fra i fot primi ver fi , anzi ancora fa quefìi e * foglienti ; Qli ftejfi Éfpofitori vìa piti intralciano la caia come apparirà in leggendoli , E certo fol coti un lungo contento fi dimofherà , come quella Doglia acconciamente qui fi frapponga , e fi leghi con gli altri fenfi . -Nè tutti ardiranno imitare quel dir fi .'all’ alta impreia , perchè quell articolo fi-gntfica cofa , che o già è notificata , o immediatamente s ha da notificare ; e pure tal notificatone in quefìi verfi non fi a vedere nè in termini , nè w luogo competente .+	‘	'
("*) Perche la vita è breve . ) L’ ófcurità certamente fi dee fuggire , e hon fi puh difendere , nè -faivare ; quando quello difetto in qualfifia ancora grande autore fi moltri • Ma. talora 1-’. ofeltrità è ingegnofa , per fare dal fumo apparire luce , e dalle tenebre chiarore ; o pur involge le Cofe , e l’ otta fca per farle parere più mirabili E ne’ principii fembra , che tino fiS portato dall’ Eflro , quando non così fubito s’ arriva il (entimento » e all’ ufo di Pindaro , un poco d’ intralciamento , maffìme ne’ principii delle canzoni , non. faccia male ; perchè fono come tanti Ricercati prima di venire alla finfonia , e Sonata : «l'i&.fej-'! ntkh àet^av , differiva il bel cantare , ditte Omero , cioè principiava il mufico a ricercare le corde , e a patteggiarle, avanti di venire a cantare .