DEL DOMINIO DI COMACCH IO. 69. to il poffeffo nel 1309. , ed eiTendo poi fiati tiej 1325. di nuovo fpon-taneamente richiamati a quel Dominio dal Popolo Comacchiefe : che luogo ci refta di maravigliarli della lor Dedizione ? Tante Città , che la Chiefa Romana poffiede, fi fono pur’ anch’ effe non poche volte levate dall’ ubbidienza de’ Pontefici, e poi vi fono con volontaria De-dizion ritornate . Aggiunge l’Autore fuddetto intorno all’ Inveftitura dì Cornàcchie data da Carlo IV. agli Eftenfi : come può efière ciò vero , fe Carlo JK -dichiaro , e riconobbe tutte le Signorìe della Chiefa ? Ma Carlo IV. è forfè il primo, che abbia donato a due diverfe perfone la me-defima co fa ? Durava tuttavia in que’ tempi il coftume di facilmente acquifere , e di facilmente perdere, Ridolfo I. ed altri Imperadori non fecero lo fìeflo d’Adria , e d’ altre Città , benché confermaffero dipoi, o avellerò innanzi confermate le Donazioni alla Chiefa Romana X I medefimi, dico , ciò non oftante continuarono il loro Domi'« nio fopra quelle Città : indizio , eh’ egli non intefero colle Donazioni fatte a i Papi di pregiudicare al Gius acquifito degli altri, nè di perdere il fuo ; e che quelle Donazioni, o Conferme non aveano quella forza , che oggidì fi vorrebbe . Nè bifogna chiedere fe fia vero , o poffibile , che Carlo IV. concedette agli Eftenfi quella Inveftitura , da che l’ha in effetto conceduta ; e quefta , efiftente in autentica forma, fi produrrà , dove , e quando occorra . Finalmente ci ha infegnato co-tefto Scrittore, che non bifogna mifurare da cofiumi preferiti le cofe anti-che . Ed io torno a dire , che que’ tempi erano sì fatti -, e i Domili} fluttuavano tuttavia ; e tante altre Donazioni, o Conferme degflmpe-* radori antecedenti erano durate poco , nè aveano avuto l’effetto , che coftì fi pretende . Non è dunque da ftupirfi, che Carlo IV. concedef-fe Comacchio agli Eftenfi , e maffimamente fapendo noi , che nelle Confermazioni fatte alla Chiefa Romana, egli fpecificamente non parlò di Comacchio , ma bensì nominatamente e coi^formole chiare ne inveiti i Marciteli d’Efte . LII. Altre Inveftiture Cefaree a torto, negate , 0 impugnate dallo Scrittore della Lettera . RIfpondo il medefimo per lìnveftitura di Sigifmondo già da me citata, la quale non latet in angulo, e troppo vanamente fu dileggiata dal Lonigo ; e più di fotto rifponderò all’ afferzione di chi dice , che quefta fu la prima, di cui fi comincio a fufurrare dopo del Pigna nel Pontificato dì Paolo V.. Seguita poi cotefto Autore nel Cap.XLIII. a di- ■> che in una certa Scrittura , fatta non molto addietro , pullularono delle altre piu antiche-, e più moderne. Inveftiture , tutte ter lo innanzi in-cognite al Pigna . Io per me non fono informato d’altre Scritture , che delle