al clero: fugò coraggiofo;da quella fuggì, e allora mo-ftroffi più forte , quando venne a fofpettarfi più debole. Non è fiacchezza il diffidar di quei minici , che non fi poflòn vincere, fenza fuggire ; ed il confidare in noi flcffì, è temerarietà , non valore. "Sob Diabolum quidem videns accedentem non fugit , fed Chryf. man fitficut leo, viribus fidens ; virginem autem videns, feph< ’ non flet it, neque moratus efl in contuenda pulchritudine , fedftatim fee effit ; così (criflc il Grifoftomo. Ripigliate; c fc mai fode ,che nulla pericolar potefle la voftra pudicizia,pure proibire vi fi dovrebbe il converfare con perfone di età fiorita , e di fello tenero ? Anche , io vi replico ; fe non per lo pericolo di cadere , almeno per lo fofpetto di elfer caduti . Gajo Sulpizio Gallo ripudiò la fua moglie, fol perche era una volta ufcita fuor di fua cafa, fenza portare in capo quel velo, con cui le matrone romane nafoondcano ad ogni altro il lor volto, che adoro foli mariti potean tenerlo aperto. E in ripudiandola così a lei dille : Tibi meos unius pr&finit Erafm.Ub»1 oculos, lex noflra , quibus formam tuam approbes : his or- 2 P namenta comparato , his efto fpeciofa : aliis velle videri formofam , in fufpicione , & crimine h&reat, necejfe efl, Allei cari ed amati figliuoli, quando voi entrali® in fortem 'Domini, e deponendo le terrene Ipoglie , vi confegrafte tutti tutti al Cielo, promettefte ancor col Profeta, di non alzar mai i voftri occhi, che folamente, e continuamente , a Dio. Oculi mei pf3jt t4, v fernper ad Dominum.E perche poi diftaccarli da Dio, »$• per volgergli ad un compollo di fango, colorito di minio, e vernicato di latte ? Gli occhi miei, diravvi Iddio, debbono effer foli, per vedere i voftri volti,e per meritare i voftri /guardi; tibi meos unius, K K a prt-