zzt RAGIONAMENTO XIIL Da quello Iplendorc , che è nafcofo nell ani- me ,trafparifcono certe luminofe fcintille negli afpetti ; onde coloro , che ne fono adornati , fi accattivano la riverenza di clii li guarda,e fi guada-gnan l’amore di chi li vagheggia - Quelli per l’appunto fono gli Ecclefiaftici >r quali modesti,-non lo! negli ahi ti, ma pur’ anche ne’ portamenti, fon le calamite de cuori, che gli amano infieme,e che gli adorano . Dove al contrario ; Ecclefiaftico vano negli abiti > provvoca derifo5e non rifpetto* come or’or fu provato; Eccleffallico vano ne’por* tamenti , concita fdegno, e non amore > come appunto fiam per provare. Non à dubbio, che lsb modeflia è il più vago ornamento, che fi polla di* fiderare in un volto, ancorché bello ;; e la ftelIL bellezza ne riceve un non fo ciré di grazia,ond’eflà fi rende piu potente ad incantare gli occhi,, e ad innamorare i cuori. Le ile tic donne,, che non 1’ anno, l’affettano perche fanno,, che con efiàj gradilcon più alle pupille di chi le mira , ed allet-tan pur’ anche gli affetti di chi le adora. Or fe effe è ornamento in una donna, che farà in un’uomo ? Quando quellidovendoli governare colla prudenza, che è in lui maggiore, dee ufar maggior Audio, per componere i fuoiandatnenti, e per regolare le fue pedate.E fe è ornamento in un’uomo di mondo, che farà in un’uomo di Chiefa? Quando quelli, avendo l’obbligo di portare 1’ellerior compollo, al pari che a l’interno ordinato, deve praticare tutta l’attenzione , onde i Cuoi moti , i tuoi gelli ,le fue parole, non efean fuori i limiti del decoro, e non trapalino i termini delfonefto. Son maravigliofi gli effetti, che ne provveggono, c tali