AL clero: vedere io folo ? Io folo dovrò parlare ?• Che io ve* da , e che io parli, ve l’atteftano le querele di tanti , che vorrebbono in me meno villa, e meno lingua . Dico più ; Io non pollo veder tutto, perche non giro per le piazze, come girate voi ; non cammino per le cafe, come dovete camminar voi, feavete cura di anime; non ilio fifiò nelle Chiefe, come Hate voi, fe fedete in Confef-fionali, le cantate in Coro, le alìillete agli Altari. E perche dunque non vedete voi tutto, ed ovej voi non arrivate col voftro parlare , non ricorrete a me , perche parli ancor* io ? Io vedo nclle-i Chiefe uomini, che burlan Crifto, piegando un ginocchio nel fuolo, quando inoltrano di adorarlo ; e lon follccito ad avvifargli, ochefiendi plebee , o che fieno d’ illuftre fchiatta. E tanti > che noi fanno ,quando fono dame veduti,perche il fanno poi, quando non fon veduti da me, e fon veduti da voi ? Il fanno, o perche voi non li vedete, o perche voi non gli avvifate. Io vedo Donne , che delle Chiefe fan mercato colle lor ciarle ; foavvifarle perche, o tacciano, o partano. E tante , che non parlano al mio cofpetto, perche cinguettan poi fui voftro vifo ?O perche da^. voi non lon vedute , o perche da voi non fon ri-prele . Io vedo tanti, che nelle fede profanano Fonordi Dio, ocon giuochi, o con fatiche, o con crapole ; e non fon reft io a correggergli, al io volte anche a punirgli ; E tanti che noi fanno per timor di me, perche il fanno fenza aver paura di voi ? O perche da voi non fi veggiono , o perche da voi non fi coregono. E dunque dovrò elfero Par.L L1 io