233 RAGIONAMENTO XIV. argomento: I. Uomini, che vivono dell’altare, fc fon troppo amici de’ Parenti, faran ni mici de’ Poveri. II. Se faran nimici de’Poveri, non faranno amici di Dio. Manum fuam aperuit inopi, dr palmas fuas rx-tendit ad pauperem : Non timebit domui fua d frigoribus nivis. Prov. 31. Engono alie volte in contefaJ nel cuore di un’ Ecclefiaftico amor de’Poveri, e amor de’Pa-renti , e come quello fonda tutta la fua ragione nello fpirito, che è lontano dal cuore, perciò avvien, che fovente perda, perche quefto tutta la fonda nel fangue , che è d’intorno ai cuore. Un cuor di carne è forza, che ceda, quando gli muove guerra-# con tutto l’efercito delle fue, quanto piu amabili, altrettanto più tiranne, padroni, la carne. Le at-^ trattive del (àngue, quando quefto riconofce la-, xnedefima forgiva, con quello, che noi portianu nelle vene, fon troppo potenti a vincere, perche/ non no van forza arefiftere; non cimentandoli mai amor con amore, e molto meno opponendoli /angue con langue. Alia fine 1’ amor del propio (àngue è un’ amore, al quale, ai parlar di Grego-ParJ. Gg rio