Pfal.6.
Colof j.
Matth.f. u _________
Deute.50. dio non comanda cofe impoffibili. Mandatum quod pracipio tibi, non Matth.11.
CeneC i.
Genef. 7.
Eia 49.
Mar. 19.
miai.
*.Cor.j Lue. i.
s 6	TerZiO giorno dì Qù^efìma,
<mnes-squi operamini iniquitatem. Non mettete queftionc in campo , a A ' me, Dotti, che tutti nón poflonoefler perfetti in quella vita: Haue-tc fan Paolo , che vi comanda \ Super omnia charitatem habete, quod eZ vinculum perfezioni*. Haucte Chrifto, che dice hoggi a tutti, e non ad alcuni. Eflote pcrfcZi, ficut, & pater veZer cpleZùs perfeZus eZ. ld-________________2____f ’ rr'' ’'	’	;	’ ..f ''' r
. efl aperte, di ce egli. _EChìifto aggiunge ncll’Euangelio (uo. Jugum .meum fuaue eZ, & onus menm leue. Chi dirà dunque di voi, che non fi polla efler perfetto ? potrai, potrai fe tu vorrai Chriltiano, efler perfetto, ncirintellctro pieno di fapientia, nella volontà pieno d’ amore, nella concupifcibile pieno di temperanza, nell’irafcibile _ pieno di patientia, nella rationale pieno di prudentia. Di Noè tu b leggi, Noè vir inZus , & perfeZus ■ D’Àbramo. .Ambula coram me, & eZo perfeZus. Ezechia Re orando, dice arditamente.	emerito domine quo
modo ambulauerim coram te in corde perfcZo. Chrifto dice a quel gioua-nc-, Si vis perfeZus efle, vade , & vende omnia qua habes, & dà pauperibus veni ,& jequere me. Et fan Paolo, ch’era sì humile, fi mette tra i numero de Perfetti. Qricunque perfeZi fumus, hoc fentiamus. Et eflòrta gli altri. Gaudete, perfcZieZote. San Luca dice,cheGiouan Battifta venne, Vt pararet Domino plebemperfZam. Che vuoi tu meglio? Se tu non mancarai, Chriftiano, Chriftiana, di cooperar col tuo libero arbitrio alla diuina grafia , quella perfettione,che q da te folo non potrefii aflequire in eterno, con l’aiuto fuo , ti fa-Hebr.u. rà facile , non pur impoflibilc . Però fan Paolo ti eflòrta. Videte fratres, ne quis veZrum defit gratin Dei. Oche parola feconda. Homo deefì gratia. ( Dotto jnon gratia homini. Iddio non ti manca mai Cantj. di fofficicntc aiuto, ti picchia al cuore, ti defta , ti {limola. Hprri inibì, Ti porgela mano, ti mofìra la ftrada, ri foftenta nella via della virtù , t’oftcrifcc il premio, ti dà l’ali dell’aiuto fu perno; fe fei in peccato , ti sforza quafi a furgere; fe fei incipiente, ti nudrifee; fe fei proficiente, ti fortifica ; perche douenri perfetto . Ma tù,o quantevolte rifiutilediuinegrafie? quantevolte allofpiragliodel Solefopracclcfte, chiudilefineftrcdel cuore, l’intelletto ,&l’af D fetto? Però fe non dtuenti perfetto, la colpa è la tua, Chriftiano; -nonreflcttcr il tuo peccato in Dio. E'vero (fermatetii, òcvdite) che le noi parliamo propriamente. PerftZum eZ, cui nihildeefl. Pero muno aflolutamente puòeflerein gratia di Dio, mentreviue qua giù perfetto, chefemprecrefce, in fino che fi perii iene a quel-xCori a§^oi*a di vita eterna, che non è altro però, fe non gratia conium
3 mata . Et pero fan Paolo dice, Cum venerit quod perfeZum eft , euacuabi-Thilip.3. t,ir > quodex parteeZ. E di felicito rende teftimonio chiaro, che non era perfetto, nè in carità, nè in gratia; Tfon quod iam comprehende^ •3- rim, aut perfeZus firn, perche comedice fan Giacobo. In multis offendimus omnes ; E Dauid fantiflimo > di cui dice Iddio. lnueni virumfe-cundtftn