Sopra ÌEpiftola hortamur, &c: 1i $ & ce nane tempus acceptabile ; Ecce nane diesfalutìs,Qne([aèh minore,dun que alla gratia, non mancate voi, che la gratia à voi non mancarà già mai, quella è la conclusone. Per quelli nò, che fono in peccato mortale diremo coli. Iddio v’ha lempre al cuore,picchia,accioche AP°- J' vi difponiate d i riforgere , & anco quella è gratia fe ben «twgni-tumfaiciens.HoYtamur ergo uos,ne in uacuumgratiam dei recipiatis,no’l lafciate picchiar indarno,rifpondetegli.conuertitcui. Hit & enim tempore acce ptoexaudiuite. iddio hà preferito la meta alla fuami’fericordia, alla fua patientia, come palla il termine, il tempo, mette mano alli flagelli , alla giu (liti a. Cum accepero tempus, ego iuflitias iudicabo. Non Iafcià- Sa^ te adunque pattar quel tempo, non mancate al!agratia,non manca B teavoillefiì , pretto , pretto conuerti teui. Ecce.ecce nunc tempus acce- r. Cor.4. ptabile. Colui mancaallagratia , chc’l fauordi Dio attribuifcc à fe fletto, & s’infuperbìfce. Quid habesò homo,quod non accepifli ? Colui manca alla gratia eh’è negligente ad ufarla. Noli negligere gratiam, qua data eft tibi. Colui manca alla gratia che la perde, che non la conferirà. Troiecfaffrael bonum, inimicus perfequetur eum. Colui manca alla gratta, che in fefletto,e ncll’opere fue fi confida,Gratiam non abtjcio, quia fi ex lege efiet iuHitia, ergo Chriflus gratis, mortuus e fi et. Colui man-caallagratia, che della gratia non ringratia Iddio, Tfon eftinuentus nifi hic alienigena , qui daret gloriam Deo. Hortamur ergo uos, ne in uacuum gra- Gal. z. c tiam Dei recipiatis. Voi, voi, Chrilliani, alliquali Iddio,è flato sì largo di gratia,che ut hà fatto nafeere àquello fanto tempo, che Luc.ij. con tanto defiderio bramaua il grande Abramo. Exultauit ut uideret diemmeum. Voi dunqueeflbrtiamo cari fratelli, che non ricettiate in [oan ? vano, quella gratia di diritto, che ui hà comperato col fangue filo. Oche prezzo inellimabile >• non la (limate fi poco , comsfole-tc, (limatela fopra ogni teforo come fi debbe. Sel’ha (limata tanto Chrillo che per comperarla, vi hà voluto fpender la vita , che gli parue non fole conuenifle oro, nè argento àtanto valore, quanto douete (limarla voi? Eccenunc tempus acceptabile, ecce nunc dies falutis. i-Cor.6. Dum tempus habemus operemur bonum.Deh come fpendete prodigamene Gal-5‘ quello tempo, del quale douerelle edere auari, più che d’ogni reforo.Quando fete morti, è tempo di riceuere,non di dare. Kt recipiat TMiufquifque prò ut goffa fine bonum, fine malum. Quello è il tempo volito, x Cor y allhora farà il tempo di Dio. E' breue quello tempo,Romani,le ne patta pretto. Vedete.Dotti,feSan Paolo lo moftra in vna parola fola, come fommo Filofofo.che vuol dire quel nors?Odi-Che cofa hai altro del tempo,fenon vn w»c?Ogni tempo, ò è preterito,ò preferite, òfuturo.ll preterito non l’hai,il futuro meno,del prefénteche hai, fe non fidante? Che cofa è più breue d’vniftante? d’vn momento? d’vn batter d’occhio ? Ecce mine. Poteua d’auantaggio dire . ècce tempusacceptabile, Ecce dies falutis. Era il mcdcfimo fcnlo. Màl’hà vo- H 4 luto