Sopra l’Epistola. Aegrotauìt EzjMas9&c. 37 fani infirmitates eorum ,poHea accelerauerunt. In tribulatione fua mane con- gliolafciargli Apoltoli. Beatus vir, qui fuffert tentationem. Tribulatio pfal'io<« patientiam operatur > Cum infirmor, tunc fortior fum . Odi folo quella pa- Iaco, i. eo\.3l di Chrifko ,Veb vobis, veb vobis, qui habetis hic confolationem ve-flram ■■ Guai, guai a voi, che non hauete hauuto mai tribulatione Luci?** in quello mondo, io vi hò compaffione infelici, perche nell’altra uitaftarete in continui tormenti. Vdite il Padre Abramo al ricco, che ftaua in felle fcmprequàgiù, &in piaceri. Fili recordare, Luc.itf. , quia recepirli bona in vita tua, & La^arus .fimiliter mala : Tfunc autem hic con B folatur, tu vero cruciaris. Vdite Chrillo all’incontro de’tribulati, di quelli, che Iddio uilìta qui, pernon purgargli là. Beati qui lugent, Matth. y» quoniam ipfi confriabuntur . Confortateui , confortateui tribulati. Confolanùni, confriamini popule meus . Vedete fempre doppo un lungo fereno le pioggie, & doppo lcpioggieil fereno. Quelli altri han qui il fereno, parche habbino diuifo l’imperio con Dio , hanno ciò, che delìderano , cangiaran forte, haueran doppo perpetue pioggie • Quella è (lata la uita di Chrillo, di Paolo , di San Pietro, di tutti i Santi, & Sante. Comincia da Abcl, da Noe, da Àbramo , Ifaac, Giacob, GiofefFo, Mosè, Dauid , & vederai, che è la grande amico di Dio, quello Ezechia, che ferui fempre a Dio con puro cuore, che diftruffe ìa idolatria, che fracafsò quel ferpente di rame, checominciauano adorargli Hebrei,come Iddio, non co me imagine, che aprì leportedel tempio ferrato dell’impijflìmo fuo padre Achaz, che rouinò tutte le llatue, che egli dirizzato ha-uea, che arie tutti gli Altari ne’bofchi, che egli fabricato hatfeua ; che fantificò il Tempio profanato da lui, che offerì tanti holocau-ili, che mai egli non nefecevno ,chehonorò fenza fine i Sacerdoti , i cantori di Dio , che egli del tutto in dishonore di Dio fprcz-zato haueua. Quelto Ezechia adunque, ( O benedetto Re) perche D e amico di Dio, anch’egli và per quella ftrada delle tribulationi, anch’egli,perche è diletto, è flagellato dal fuo Signore. Ma vediamo all’incontro, quanto gli giouò quello flagello, lafeia tutti gli altri effempij, e Specchiati in lui. Vertit fe ad parietem, & fieuit fietu, magno, & orauitad Dominum, Obfecro te Domine, memento quafo , quomodo ambulauerim coram te in veritate , & in corde per fello . Voltoflì al muro , cominciò a pianger amaramente,e con caldelagrime pregar Iddio , l’anima mia ti raccomunando, Signore, ricordati, che non hò mai adoratogli Idoli, non hòzoppicato in dueparti, hò ferui-to a te folo, de gli altri errori tiaddimando perdono, non miin-trcl'ce il morire, quefìa uira- mortai mi è à noia io n<= néno-o