11 giugno 1916 - N. 2197 FINANZE DI STATO I risultati dei quarto prestito di guerra austriaco. — Le sottoscrizioni sono ascese a 4.442 milioni di corone (la corona = 1,05 alla pari) 2.314 milioni sono stati sottoscritti in rendite 5 e mezzo per cento am-mortizzabile in 40 anni; 2.127 milioni in buoni del Tesoro rimborsabili il 1° luglio 1923. Ai termini del prospetto del prestito la Banca Austro-Ungarica e la Cassa di prestiti di guerra, hanno accordato delle anticipazioni su pegno, contro rimessa di titoli sottoscritti o ricevute provvisorie. Queste anticipazioni possono ascendere al 75 per cento dell'ammontare nominale delle sottoscrizioni, al tasso di sconto ufficiale, o, se il sottoscrittore ne esprimesse il desiderio, ad' un tasso d'interesse fìsso del 5 per cento. Così un sottoscrittore di 1000 corone di rendita ammortizzabile 5 e mezzo per cento, al corso di e-missione di 92,5 per cento ha potuto sottoscrivere 1000 corone che gli son costate soltanto 925 corone; il sottoscrittore potendo farsi anticipare i 75 per cento, cioè 750 corone, egli non ha dunque dovuto sborsare realmente che 175 corone. L'acquirente di buoni del Tesoro ha potuto sottoscrivere 1000 corone al corso di 75 per cento che gli son costate 950 -'•o-ronie, l'anticipazione essendo pure di 750 corone, egli non ha dovuto sborsare che 200 corone. Su questa base, il versamento reale si trova effettivamente ridotto a 175 milioni di corone uer ciascun miliardo sottoscritto in rendita ammort!zza-bile; a 200 milioni per' ciascun miliardo sottoscritto in buoni del Tesoro. Si è così condotti ad ammettere che il prodotto reale del prestito sia stato di 182 milioni per i 2314 milioni di corone in rendita ammortizzabile e 420 milioni di corone per i 2127 milioni di buoni del Tesoro. Cioè al totale 902 milioni di corone, invece dei 4442 milioni annunziati. II bilancio spagnuolo nel 1917 - L'imposta sui profitti di guerra. — Il ministro delle Finanze ha comunicato al Congresso, il suo progetto di bilancio pel 1917. Secondo le previsioni ministeriali, le spese si elevano a 1.447.652.538 pesetas. Le entrate, essendo di 1.303.612.212 pesetas, il deficit del bilancio risulta in 144.040.146 pesetas. Il Ministro ha, in pari tempo presentato, un progetto d'imposta sui benefici industrali di guerra. E' da notare, a questo proposito, che il progetto è vivamente combattuto dall' « Epoca » e da altri giornali conservatori, i quali sostengono che, poiché la Spagna è neutrale, riesce assurdo volerle applicare gli stessi criteri che dominano nei paesi belligeranti. L'argomento ha una relativa efficacia, poiché i fautori del progetto rispondono che la guerra europea, ormai, direttamente o indirettamente, riguarda tutti gli Stati del mondo. Inoltre, poiché è vero che alcune industrie spagnuole, quella della lana, ad esempio, hanno realizzato immensi guadagni causa la guerra, vendendo i loro prodotti a carissimo prezzo agli Stati belligeranti, non c'è ragione di astenersi dell'applicare loro le stesse imposte che pagano le industrie degli Stati in guerra. Ma i conservatori, a loro volta, obbiettano che l'industria spagnuola è sempre stata in condizioni di inferiorità di fronte alle straniere e che sembra strano applicarle proprio oggi una sorta di freno perchè, causa fortunate circostanze, ha potuto mettersi a passo di corsa. Quest'ultimo argomento, in verità, sembra logico Ma il progetto sarà varato egualmente. Il debito pubblico dell'Austria. — La commissione di controllo del debito pubblico austriaco è molto lenta nei pubblicare i suoi prospetti: appena adesso è uscito quello del secondo semestre 1915. Da esso si apprende che il debito totale dell'Austria — quindi non compreso quello dell'Ungheria — ascendeva il 30 giugno 1915 a corone 22.453.414.915 che richiedono il pagamento di 890 milioni di interessi. Ma da allora l'Austria ha emesso otto miliardi e mezzo di prestiti di guerra ed ha ottenuto dalla Germania un prestito per quasi un miliardo; si ignora se abbia fatto altre operazioni di credito con le varie Banche dell'interno, cosa probabile. Pertanto il debito dello Stato è aumentato in seguito alla guerra, di almemio 22 miliardi. Quanto all'Ungheria si può calcolare che il debito è aumentato di circa 10 miliardi. Sarebbero quindi almeno 32 miliardi che gravano la Monarchia richiedendo per interessi circa un miliardo e mezzo. Per la nuova emissione dei buoni del Tesoro. — In seguito ad accordi intervenuti fra il Ministero del Tesoro e quello' delle Poste e dei Telegrafi, gli uffici postali residenti fuori dei capoluoghi di provincia sono stati autorizzati ad accettare i versamenti delle somme per l'acquisto dei buoni del Tesoro con scadenza di tre e cinque anni di prossima emissione ed a occuparsi delle operazioni relative fino alla consegna dei titoli agli acquirenti. Coloro che vogliono profittare di questa emissione che rappresenta in pari tempo un atto di patriottismo ed un ottimo impiego di denaro, possono pertanto rivolgersi per l'acquisto dei buoni agli uffici postali, dai quali otterranno tutte le agevolazioni consentite dal R. decreto 5 maggio 1916, n. 505, nonché il pagamento degli interessi decorrenti fino alla scadenza della cedola in corso di maturazione (1° ottobre 1916) all'atto stesso del versamento delle somme relative ai buoni richiesti. L'oro al Banco de Espana. — Lo stock d'oro del Banco de Espana ammonta (senza calcolare i pagamenti all'estero) a un miliardo di pesetas, vale a dire a quasi il doppio di quello che era al principio della guerra: e siccome l'aumento del metallo è stato assai più rapido di quello della circolazione, la copertura della carta moneta è salita dal 28 al 46 per cento. L' « Espana economica y financiera » nota che un fenomeno analogo si è verificato negli altri paesi neutrali d'Europa; e raccoglie alcuni dati, da cui risulta che in Olanda l'oro è aumentato, dal principio della guerra del 229 per cento, in Ispagna del-l'85, in Danimarca del 77, in Rumenia del 68, in Svezia del 59, in Svizzera del 43 per cento. Tanto dal punto di vista assoluto che dal relativo la Spagna tiene il secondo posto venendo subito dopo l'Olanda. Anche riguardo alla copertura della circolazione cartacea la Spagna viene seconda dopo l'Olanda poiché questa ha aumentato la copertura del 28,1 per cento, La Spagna del 18,4, mentre la Rumenia ha avuto un aumento del 9,1 per cento, la Svizzera del 6,6, la Danimarca del 4,2, la Svezia del 4,1 per cento. Il prestito di guerra inglese. — Il governo emette un prestito di guerra di 300 milioni di lire sterline sotto forma di « War expenditure certificates » (certificati di spese di guerra) di 1,000, 5,000 e 10,000 !. e., a due anni. L'emissione è fatta al corso di 90 per cento. Nuovi buoni del Tesoro inglesi. — Sono stati emessi alla pari nuovi buoni del Tesoro triennali al 5 per cento. FINANZE COMUNALI Mutui ai Comuni. — Sono stati concessi i seguenti mutui alle condizioni normali d'interesse: Alessandria — Valenza L. 454.000: Ancona — Genga L. 13.500; Avellino — Ospedaletto d'Alpinolo L. 48.000; Bergamo — Taleggio L. 50.000; Bologna — Persiceto L. 70.000; Cagliari — Sereniti L. 60.000; Paulilatino L. 150 mila; Campobasso — Ferrazzano L. 50.000; Como — Bergamo L. 25.000; Cosenza — Cariati L. 51.700; Firenze — Empoli L. 27.600; Foggia — Cagnano Varano L. 14.900; Forlì — Sarsina L. 3.700; Verucchio L. 8.900; Genova — Mignanego L. 130.700; Novara — Vicolungo L. 46.000; Mantova — Poggio Rusco L. 487.000; Modena — Mirandola L. 257.100; S. Felice Panaro L. 154.900;