tutto all’utilizzo di consulenti esterni. Il ruolo di queste figure professionali non è stato esaminato a fondo da questa indagine, ma la loro presenza è emersa in molte aziende sia per il software, sia a livello tecnico generale. Questo fenomeno già documentato per l’Emilia-Romagna da una ricerca dell’Ires E.R., meriterebbe comunque di essere indagato a fondo poiché attraverso i consulenti passerebbe una parte importante dell’innovazione nel settore delle macchine per l’industria alimentare. Per il futuro le attese tecnologiche delle imprese si rivolgono soprattutto ancora all’elettronica. Quasi tutte le imprese intervistate infatti hanno indicato che le maggiori innovazioni riguarderanno l’utilizzo sempre più esteso di tecnologie dell’informazione sulle macchine per 1 ’ arte bianca: si tratta infatti sia di aumentare il livello di automazione di macchine e impianti, sia di introdurre nuovi componenti elettronici (sensori), sia di assicurare la gestione informatizzata della produzione come richiesto ormai da molti utilizzatori occidentali. A fronte di questa previsione generale di sviluppo, va tuttavia rilevata la presenza di altre traiettorie tecnologiche promettenti: le alte temperature (THT) già usate con successo per la pasta secca, le tecnologie del freddo per il segmento macchine per panifici, biscottifici, ecc. e le tecniche di precottura per la pasta. In questi due ultimi casi si tratta dell’inserimento di nuovi processi produttivi finalizzati a soddisfare l’emergere di nuove necessità sia presso gli utilizzatori delle macchine, sia presso i loro clienti finali (i consumatori). Infatti il diffondersi di nuovi stili di consumo e di nuovi atteggiamenti circa la preparazione dei cibi impongono da un lato la necessità di offrire alimenti preparati (precotti o surgelati) per abbreviare i tempi di cottura, ma dall’altro esprimono anche nuove esigenze di riscoperta della cucina a partire da ingredienti naturali o in parte già preparati. Queste tendenze apparentemente contrastanti sono ben note all’industria alimentare che ovviamente trasferisce sui suoi fornitori di macchine l’esigenza di realizzare nuovi prodotti.