Come funzionano MARMITTA CATALITICA E RETROFIT La marmitta catalitica è un di- spositivo collocato nel tubo di scarico dell'automobile che trasforma in sostanze in- nocue (azoto, acqua e anidride car- bonica) il 90 per cento dei gas di scarico. All'esterno si presenta co- me una normale marmitta dotata di un guscio in acciaio inossidabile. All'interno, è costituita da un "al- veare" ceramico rivestito da plati- no e rodio, due metalli rari che so- no i veri catalizzatori (cioè accele- ratori) della reazione. La superficie del supporto cera- mico, se sviluppata, misurerebbe 20 mila metri quadri, cioè l'equi- valente di tre campi di calcio. I gas di scarico passando nella marmit- ta vengono a contatto con il plati- no e il rodio che li convertono in elementi innocui. La marmitta si dice trivalente perché i metalli ca- talizzatori agiscono sui tre ele- menti inquinanti residui della combustione: monossido di car- bonio, idrocarburi incombusti e ossidi di azoto. Componente fondamentale del- la marmitta è la sonda Lambda, un sensore che controlla la presenza di ossigeno nei gas di scarico. Questo dato è fondamentale perché il cata- lizzatore funziona correttamente solo se la miscela aria-carburante è ottimale, cioè 14 chili di aria per uno di benzina. Lo strumento "sen- te" quanto ossigeno è contenuto nella miscela bruciata dal motore e che arriva allo scarico. Se c'è trop- po ossigeno, e quindi la miscela è magra, la sonda invia un segnale elettrico all'alimentazione che fa aumentare la quantità di carburan- te, e viceversa. Si forma, quindi, una "triangolazione" nella quale la sonda Lambda funge da elemento di controllo. Il "retrofit" è un catalizzatore a tre vie progettato e realizzato dalla Gilardini (settore Componenti in- dustriali del Gruppo Fiat) e com- ILLUSTRATO ♦ FEBBRAIO 1992 mercializzato con i marchi Cromo- dora e Descam. Esteriormente sembra una normale marmitta. Può essere installato esclusivamen- te sulle auto immatricolate dopo il Io gennaio 1988. Il sistema abbatte, secondo quanto richiesto dalla leg- ge, il 50 per cento delle emissioni. Differisce dalla marmitta catalitica solo per l'assenza della sonda Lam- bda che serve a ottimizzare il rap- porto di combustione nei motori a iniezione elettronica. Il "retrofit", infatti, può essere montato anche su propulsori a carburatore. Dice Luigi Bisceglia, responsa- bile distribuzione "After market" della Gilardini: «Il "retrofit" è una sfida per la nostra azienda. Antici- pando ogni normativa, ci siamo infatti impegnati a renderlo dispo- nibile presso tutta la rete assisten- ziale Fiat, Lancia e Alfa Romeo e presso le officine indipendenti au- torizzate. Abbiamo completato in questi giorni le operazioni di omo- logazione: per coprire tutta la gamma dei tre marchi, abbiamo dovuto progettare e far approvare oltre 100 diversi modelli di "retro- fit", uno per ogni motore e vettu- ra. In questo lavoro ci è stata utile l'esperienza maturata nella realiz- zazione dei quasi 100 mila appa- recchi installati sulle vetture desti- nate alla Germania». Il "retrofit" richiede un tecnico specializzato per l'installazio- ne. Per questo bisogna recarsi presso un'officina autorizzata dove personale qualificato potrà eseguire l'operazione. Il compo- nente porta impresso in modo in- delebile il numero di omologazione insieme al marchio Cromodora e Descam che l'utente dovrà, succes- sivamente, far registrare sul libret- to di circolazione dagli uffici pro- vinciali della Motorizzazione. L'auto verrà così considerata "ver- de" e potrà circolare anche nel caso di restrizioni al traffico. «Naturalmente - dice Bisceglia - una volta installato il "retrofit" si dovrà usare esclusivamente ben- zina senza piombo ed eseguire con cura la manutenzione program- mata della vettura. In particolare dovranno essere sempre in piena efficienza le candele e il filtro del- l'aria». Il prezzo del "retrofit" varia a se- conda del modello: si va da 600 mi- la lire a un milione, installazione compresa. â–